I difensori di Antonio De Marco, reo confesso del duplice omicidio di via Montello a Lecce, hanno ricevuto offese e insulti social. "È inaccettabile che si faccia confusione tra assistito e avvocato" ha commentato Andrea Starace, legale del 21enne. Nelle scorse ore il Consiglio dell'ordine degli avvocati del capoluogo salentino ha condannato fermamente tali episodi. Intanto proseguono le indagini sul delitto dell'arbitro Daniele De Santis e della compagna Eleonora Manta.

Insultati gli avvocati di De Marco

Da giorni Andrea Starace e Giovanni Bellisario, difensori di Antonio De Marco, sono oggetto, sul web, di attacchi e commenti offensivi.

Molti utenti, infatti, hanno accusato gli avvocati di "difendere l'indifendibile".

"Simili offese tendono a screditare la funzione della difesa che è inviolabile e sacra" ha dichiarato Starace precisando che chi difende deve farlo con professionalità e serietà. "Quando si verificano simili fatti di Cronaca Nera - ha confessato a La Repubblica - gli insulti social non sono una novità".

Antonio De Mauro, presidente dell'ordine forense leccese, in una nota ha voluto esprimere la sua solidarietà ai colleghi impegnati nella difesa di De Marco.

"Il mandato difensivo è una funzione garantita costituzionalmente" ha spiegato, sottolineando che costituisce un lavoro indispensabile per assicurare il rispetto dei diritti e per vigilare sul corretto inquadramento giuridico.

Il Consiglio dell'ordine, dunque, ha ribadito che ritiene inaccettabile l'idea che il legale possa essere considerato sodale del proprio cliente. L'ordine ha colto anche l'occasione per evidenziare che tale forma di confusione dei "ruoli" può risultare non solo offensiva, ma anche pericolosa poiché svilisce il ruolo del difensore e l'importanza del diritto costituzionale di difesa, principio cardine del sistema giuridico italiano.

Il delitto De Santis-Manta

Daniele De Santis, arbitro 33enne di Lega Pro e la sua fidanzata Eleonora Manta, di tre anni più giovane, sono stati ritrovati senza vita lo scorso 21 settembre nella loro appartamento di via Montello, a Lecce. Grazie alle serrate indagini dei carabinieri, nella tarda serata di lunedì 28 settembre, è avvenuto l'arresto di Antonio De Marco, studente di scienze infermieristiche di Casarano (Lecce).

Il giovane, che era stato anche coinquilino della coppia, davanti al sostituto procurato Leonardo Leone De Castris ha ammesso il terribile omicidio. "Li ho uccisi perché erano troppo felici" si è limitato a dire. La confessione ha cristallizzato il quadro investigativo ma le indagini non sono ancora concluse. Nei prossimi giorni gli avvocati di De Marco, attualmente recluso presso la struttura circondariale di Borgo San Nicola a Lecce, potrebbero riservarsi di chiedere una perizia psichiatrica sul loro assistito.