Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella giornata di ieri 23 ottobre ha fatto sapere che a breve l'Esecutivo locale ha intenzione di introdurre un nuovo lockdown per contenere la catena di contagi provocati dal coronavirus Sars-CoV-2. Dopo l'annuncio il malcontento è cominciato a salire tra la popolazione, tanto che nella notte a cavallo tra il 23 e il 24 ottobre circa duemila persone sono scese in strada violando il coprifuoco notturno. Da quanto si apprende ci sono stati scontri anche tra persone e forze dell'ordine, mentre un giornalista di SkyTg24, insieme alla sua troupe, è stato aggredito dai presenti mentre si trovava in diretta televisiva.

Lungomare partenopeo bloccato

Napoli Today informa che la gente è partita da punti diversi della città per poi ritrovarsi sotto Palazzo Santa Lucia, l'edificio che ospita appunto gli uffici della Regione. Al grido "liberta, libertà" la gente ha invaso l'area circostante il palazzo della Giunta bloccando anche il lungomare. Sul posto sono intervenute subito le forze dell'ordine, che hanno cercato in ogni modo di sciogliere la folla, in quanto si sono creati pericolosi assembramenti. L'edificio che ospita gli uffici regionali è stato protetto dalle forze di polizia in tenuta anti sommossa. All'improvviso i manifestanti hanno cominciato a far esplodere petardi e a lanciare oggetti contro gli uomini in divisa.

Dopo diverso tempo i manifestanti sono anche riusciti a forzare il blocco riuscendo ad avvicinarsi al palazzo della Regione: le forze dell'ordine sarebbero state in numero insufficiente, almeno così si apprende dai media locali. Poco prima dell'una di notte la folla si è comunque dispersa, mentre sono stati diversi i danni apportati in città.

Alcuni cassonetti della spazzatura sono anche stati dati alle fiamme.

La Questura: 'Comportamenti criminali verso forze dell'ordine'

Anche la Questura di Napoli ha commentato quanto accaduto nella notte inviando una nota stampa. A tal proposito il Questore fa sapere che nessuna condizione di disagio, anche se umanamente comprensibile, "può in alcun modo giustificare la violenza", per questo giudica come criminali gli atti tenuti dai manifestanti contro le forze di polizia.

La popolazione avrebbe anche invitato i poliziotti ad unirsi alla loro manifestazione. Alcune centinaia di persone, inoltre, si sono riunite sotto la sede dell'Università L'Orientale. "Tu ci chiudi, tu ci paghi" - così hanno urlato i manifestanti all'indirizzo del presidente De Luca. L'agenzia di stampa Ansa riferisce che sono state lanciate anche bottiglie di vetro contro il muro di protezione creato dagli agenti. Sicuramente nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli sulle proteste avvenute a Napoli. La Campania, al momento, è una delle regioni italiane più colpite dalla pandemia di Covid-19.