L'annuncio della nomina di nuovi cardinali fa sempre notizia. Questa volta papa Francesco ne ha scelti 13; di questi sei sono italiani, ma sono rappresentati tutti i continenti tranne l'Oceania; nove sono nuovi potenziali elettori in Conclave.

Chi sono i nuovi porporati nominati dal papa

Un'attenzione particolare è stata riservata dal pontefice all'ordine francescano, visto che tre nuovi cardinali sono stati scelti tra i frati di San Francesco. Sono rispettivamente Fra Mauro Gambetti di 55 anni, attualmente custode del Convento di Assisi, il cappuccino Padre Raniero Cantalamessa di 86 anni, che da diverso tempo ha l'incarico di predicatore della Casa Pontificia, e l' arcivescovo di Santiago del Cile, il 75enne Celestino Aos Braco.

Attenzione particolare anche a figure che spesso si sono dedicate agli ultimi, come l'arcivescovo di Siena Paolo Lojudice e l'80enne parroco del Santuario del Divino Amore monsignor Enrico Feroci, per diverso tempo direttore della Caritas di Roma e attualmente vescovo delegato di Migrantes. Nomina a sorpresa, ma non troppo, è stata quella del nuovo responsabile dell'Ufficio della Congregazione dei Santi, il 73enne vescovo di Albano Marcello Semeraro il quale ha recentemente assunto il ruolo precedentemente svolto dal cardinale Becciu che si è dovuto dimettere a seguito degli scandali finanziari avvenuti recentemente.

Gli altri porporati scelti da papa Francesco

Un altro pastore che ha avuto il privilegio di essere stato scelto come nuovo cardinale è il 63enne maltese Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi.

Il 73enne americano arcivescovo di Washington Wilton D. Gregory è invece il primo cardinale afroamericano della storia della Chiesa. L'arcivescovo di Kigali, il 62enne Antoine Kambanda, è sfuggito in gioventù, insieme al fratello, al genocidio in Ruanda negli anni '90 del secolo scorso. Ci sono anche il nunzio apostolico di Brunei, il 69enne Cornelius Sim, e l'arcivescovo della diocesi di Capiz nelle Filippine, il 68enne José F.

Advincula. Gli altri due porporati non elettori sono il messicano arcivescovo emerito della diocesi di San Cristobal de Las Casas, l'80enne Felipe Arizmendi Esquivel e il nunzio apostolico, sempre di 80 anni, Silvano M. Tomasi.

Attualmente il collegio cardinalizio è composto di 219 membri, di cui 120 elettori. Con il nuovo Concistoro, il settimo da quando papa Bergoglio sta governando la Chiesa, e con queste nuove nomine, il numero complessivo salirà di 232, di cui 128 elettori.

Il limite dei 120 elettori, stabilito durante il pontificato di san Paolo VI, è stato puntualmente superato dai suoi successori, a partire dal papa san Giovanni Paolo II. Ma già il prossimo anno, con diversi componenti del Sacro Collegio che compiranno gli 80 anni (il limite massimo d'età per essere convocato in Conclave) il numero si assesterà per tornare a regime nel 2022. La componente più nutrita resta sempre quella dei cardinali italiani con 22; seguono a distanza gli statunitensi con 9.