Lunedì 23 novembre, a Roma si sono svolti i funerali di Beatrice Coletti, la studentessa 19enne stroncata da un malore improvviso nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 novembre. I genitori, per ricordare la loro unica figlia hanno chiesto di non recapitare fiori, ma di aderire a una raccolta fondi per i piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù.

La notizia di Cronaca Nera è stata accolta con sgomento e dolore dai compagni di scuola e dagli insegnanti della giovane, ma anche dagli abitanti di Aielli (piccolo centro della Marsica in provincia dell'Aquila), paese d'origine della famiglia.

L'improvviso malore nella notte

Beatrice Coletta, aveva da poco compiuto 19 anni e qualche mese fa, era stata brillantemente ammessa alla Luiss (Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli). Bravissima negli studi, era una grande tifosa della Roma e, come tutte le ragazze della sua età, era piena di interessi e di progetti.

Venerdì sera, mentre si trovava nella sua abitazione, è stata colta da un improvviso malore e i genitori, hanno subito avvertito il 118. Un'ambulanza l'ha accompagnata d'urgenza in ospedale, al Policlinico Tor Vergata, dove è arrivata in condizioni disperate. Il personale medico sanitario non ha potuto fare nulla per salvarla e, nella notte, hanno decretato il decesso per arresto cardio-circolatorio.

Nella mattinata di lunedì 23 novembre, nella Capitale, si sono svolti i funerali della giovane studentessa. Mamma Lucia e papà Lino, nonostante la tragedia, hanno comunque trovato la forza di fare, in nome della loro Beatrice, un ultimo atto di amore e hanno deciso di promuovere una raccolta fondi a favore dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Per questo, hanno esortato a fare una donazione sull'Iban dell'Istituto Salesiano PIO X (frequentato dalla ragazza) utilizzando la seguente causale: "Il regalo di Bea per il bambino Gesù".

Il ricordo di Beatrice

Beatrice si era diplomata al liceo Pio XI ("la Scuola di Don Bosco a Roma") e, l'istituto, appreso della prematura scomparsa della studentessa, le ha voluto dedicare un post Facebook colmo di affetto.

"Era una forza della natura - si legge - aveva passione, esuberanza ed intelligenza. In ogni istante, viveva la sua vita a tinte forti".

Anche un suo insegnante, il professor Alessandro Orsini (direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss), sulle proprie pagine social, ha voluto ricordare Beatrice che, iscritta al primo anno di scienze politiche, seguiva il suo corso di sociologia generale. Proprio domani, martedì 24 novembre, la ragazza "appassionata, serissima e diligente" avrebbe dovuto presentare una relazione davanti ai suoi colleghi d'Università.

Come già accennato, Beatrice, era originaria di un piccolo paese dell'Abruzzo. Nonostante fosse cresciuta nella Capitale, però, era molto legata alle sue radici e, appena poteva, ritornava nel borgo montano.

Per questo motivo, il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, ha voluto ricordare la 19enne strappata troppo presto all'affetto dei suoi cari e ha voluto stringersi ai genitori, ai nonni e agli zii della giovane. Il primo cittadino ha anche voluto rilanciare l'iniziativa dei familiari, sottolineando che la raccolta fondi contribuirà a salvare altre vite.