Il vaccino funziona ed è efficace, ma bisogna limitare la trasmissione del virus affinché non si generino varianti che possano mettere in discussione la funzionalità. Può essere riassunto così il pensiero di Andrea Crisanti. Il virologo dell'Università di Padova, in un'intervista rilasciata all'Adnkronos Salute, ha ancora una volta segnalato la necessità di innalzare il livello delle misure restrittive per non ostacolare la campagna vaccinale.

Coronavirus, Crisanti aveva già parlato della variante inglese a Piazza Pulita

"Non si sa con certezza" se il vaccino anti-Covid funzioni contro la variante inglese di Sars-CoV-2, ed "esistono forti dubbi sulla variante brasiliana". Sono questi i due virgolettati di Andrea Crisanti e che generano, in qualche modo, qualche nube sul futuro.

Giovedì sera, il virologo dell'Università di Padova aveva già segnalato come la grande diffusione di una nuova variante avrebbe potuto non intaccare l'efficacia del vaccino, ma il livello della percentuale di vaccinati da raggiungere per avere l'immunità di gregge.

In sostanza per uscire dal tunnel Coronavirus, qualora trovasse larga diffusione il virus "inglese", si rischia di dover arrivare quasi ad una totale copertura vaccinale della popolazione.

“Se si alza l’R0 a 3,5 - aveva spiegato Crisanti - ci vuole l’85-90% della popolazione da vaccinare. Un problema completamente diverso, sia dal punto di vista logistico che legislativo. Bisognerà imporre l’obbligatorietà per raggiungere quei livelli”.

Nuova variante brasiliana, 12 mutazioni

Si attende, invece, di conoscere qualcosa in più relativamente alla variante brasiliana. Isolata lo scorso 6 gennaio dall'Istituto nazionale giapponese per le malattie infettive (NIID) ed indicata con la sigla B.1.1.248. Si individua attraverso 12 mutazione trovate sull'ormai arcinota proteina Spike che è l'arma d'attacco del virus.

Vaccino Covid, per Crisanti serve alzare le restrizioni per vaccinare di più

Il vaccino è una luce in fondo al tunnel. Tuttavia, nella manovra d'uscita, secondo Crisanti, potrebbero arrivare i bastoni tra le ruote. Per scongiurarli, a suo avviso, è necessario adottare misure più stringenti. "Bisogna - ha precisato il professore - alzare le restrizioni per diminuire la trasmissione e impedire che si sviluppino varianti resistenti al vaccino".

L'obiettivo sarebbe perciò quello di frenare la corsa del virus da un soggetto all'altro, conducendo parallelamente la campagna vaccinale. "Non credo - ha ammesso il virologo - che abbiamo altre opzioni".

Rispetto al momento in cui si potrà arrivare all'immunità di gregge, Crisanti non sembra distante da quanti sostengono che quest'anno non basterà.

"Del resto - ha chiosato - è passata una narrativa non realistica", sottolineando come altri scienziati si siano prodigati di mettere in guardia l'opinione pubblica sul fatto che "la disponibilità dei vaccini non sia la soluzione immediata del problema".