L’autopsia ha sciolto i timori iniziali: il decesso di Sonia Acevedo, la 41enne infermiera che prestava servizio presso l'Istituto nazionale di Oncologia (IPO) di Porto, non è in alcun modo correlato al vaccino anti Covid-19 che le era stato somministrato poco meno di 48 ore prima.
A spegnere sul nascere ogni possibile illazione ci ha pensato l’esame medico-legale, i cui risultati preliminari sono stati resi pubblici proprio per dissolvere ogni dubbio a riguardo. Nelle scorse ore la famiglia della donna, impiegata da una decina d’anni nel reparto di Pediatria dell’importante struttura sanitaria portoghese, aveva chiesto di fare chiarezza sulle ragioni dell’improvvisa scomparsa di Sonia.
Come riporta il quotidiano Correio de Manha, che era stato tra i primi a raccontare la vicenda dell’infermiera, un comunicato del Ministero della Giustizia di Lisbona, pur non rivelando apertamente la causa della morte della 41enne, che resta coperta da segreto, ha diffuso i primi dati delle analisi effettuate dai medici legali, che “non mostrano nessuna relazione tra il decesso della donna e il vaccino” effettuato due giorni prima.
Il caso dell’infermiera aveva destato preoccupazione in Portogallo
Prima che i risultati preliminari dell’autopsia fossero comunicati, la vicenda di Sonia Acevedo aveva destato scalpore in Portogallo, tanto che il governo era dovuto intervenire per assicurare la massima trasparenza e grande attenzione su quanto accaduto.
Infatti i familiari dell’infermiera avevano pubblicamente sollecitato risposte certe su quanto accaduto alla donna, madre di due figli.
La 41enne si era vaccinata lo scorso 30 dicembre presso l’Istituto oncologico dove lavorava. Nelle ore successive all’iniezione non aveva mostrato alcun sintomo collaterale, fino al momento del decesso, giunto all’improvviso il 1° gennaio.
Il racconto del padre dell’infermiera deceduta
Come aveva raccontato il padre della vittima, l’infermiera aveva cenato con i genitori la sera dell’ultimo dell’anno, per poi recarsi a casa del compagno. Ed è stato proprio quest’ultimo a dare l’allarme alle 11 del mattino, raccontando di averla trovata ormai priva di vita. Anche l'Istituto nazionale di Oncologia di Porto aveva diffuso una nota in cui spiegava che la dipendente era deceduta all’improvviso, aggiungendo che ogni ulteriore chiarimento sulle cause del decesso avrebbe seguito “le normali procedure adottate in queste circostanze”.
Qualche ora più tardi è arrivata la conferma dell’assenza di ogni possibile collegamento tra la somministrazione del vaccino prodotto da Pfizer con BioNTech e la morte dell’infermiera.
Nelle prossime ore avrà luogo una breve cerimonia per l’ultimo saluto all’infermiera
Eseguita l’autopsia, adesso il corpo di Sonia è pronto per essere trasferito nella sua città natale, Maia, dove potrà essere tumulato, dopo una breve cerimonia per i familiari.
In queste ore prosegue in tutto il Portogallo, così come nel resto dell’Unione Europea, la campagna di vaccinazioni. Dopo le festività natalizie si è registrato in tutto il Paese un incremento significativo dei nuovi casi di Coronavirus: su una popolazione di 10 milioni di persone attualmente si contano 7.286 decessi per Covid-19, mentre – secondo l'ultimo bollettino diramato dalla Direzione generale della Salute – sono 436.579 i positivi.