Laura Perselli sarebbe stata strangolata con una corda da arrampicata e non avrebbe neppure avuto il tempo per difendersi. È quanto è emerso dall'autopsia eseguita sul corpo della 68enne scomparsa con il marito Peter Neumair lo scorso 4 gennaio. Ad uccidere i due coniugi, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il figlio trentenne Benno. Il giovane, ora rinchiuso nel carcere di Bolzano, continua, però a proclamarsi innocente. Del caso di Cronaca Nera si sta interessando anche la trasmissione Rai "Chi l'ha visto?".

Laura Perselli vittima di un agguato

Il corpo di Laura Perselli è stato rinvenuto nelle acque del fiume Adige il 6 febbraio. Come da protocollo, la Procura di Bolzano, per chiarire le cause del decesso e ricostruire la dinamica del delitto, ha disposto l'autopsia sulla salma. Stando al referto dell'esame eseguito sabato 13 febbraio dall’anatomopatologo Dario Raniero dell'Università di Verona, la donna sarebbe stata strangolata e sarebbe morta per asfissia in pochi istanti. L'arma del delitto sarebbe stata identificata in una corda, sembra da arrampicata.

il medico legale non avrebbe riscontrato alcun segno riconducibile ad un tentativo di difesa, dunque, si è ipotizzato che la donna, insegnante di liceo in pensione, sarebbe stata vittima di un agguato tesole dal figlio Benno.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Laura Perselli sarebbe stata aggredita appena rientrata nell'abitazione di via Castel Roncolo. A conferma di questa tesi ci sarebbero gli abiti indossati dalla 68enne. Il suo assassino, quindi, l'avrebbe aspettata con in mano una corda.

Benno continua a proclamarsi innocente

Laura Perselli aveva una corporatura esile e, sicuramente, non avrebbe potuto opporre resistenza ad un uomo forte e prestante come il figlio Benno.

Il giovane, in carcere accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere, si è sempre proclamato innocente. Tuttavia, tanti sarebbero gli indizi a suo carico. Nella villetta che il ragazzo condivideva con i genitori, gli uomini del Ris avrebbero sequestrato proprio una corda da arrampicata di sua proprietà. Sull'attrezzo, così come su altri oggetti posti sotto sequestro, il genetista Emiliano Giardina sta eseguendo una serie di analisi e accertamenti tecnici.

Come è noto, il corpo del padre di Benno, Peter Neumair, non è stato ancora ritrovato. Nel fine settimana, per agevolare le ricerche, con la collaborazione della società che gestisce le dighe, si è abbassato il livello del fiume e si è bloccato il flusso d’acqua in uscita. Tuttavia, i resti del 63enne non sono stati rinvenuti e, per il momento, si è deciso di sospendere le operazioni.