Matteo Trentin, ciclista e vicepresidente del sindacato italiano corridori, interviene sul caso della scomparsa di Silvia Piccini. E fa un intervento dai toni molto forti: 'Siamo un paese incivile e voi cari politici siete causa di questa inciviltà'.

Trentin: 'Sono troppe le vittime'

Lo sfogo di Trentin raccolto dalla Gazzetta dello Sport, parte dall'ultimo caso di cronaca che si è verificato nei giorni scorsi, purtroppo l'ultimo di una lunga serie. Silvia Piccini, grande promessa del Ciclismo, è morta a 17 anni travolta da un'auto mentre si stava allenando.

Trentin interviene sottolineando che la sicurezza non è garantita ai ciclisti e che sono tante - e decisamente troppe - le vittime che si registrano sulle strade.

Mancato rispetto delle distanze e disattenzione degli automobilisti e una tutela dell'incolumità che non esiste come non esistono leggi in materia. Nei giorni scorsi era arrivato anche l'intervento del commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani. Ora Trentin ha decisamente rincarato la dose. E ha dichiarato le seguenti parole: 'Siamo un paese incivile, e cari politici siete anche voi causa di questa inciviltà'.

È l'amarezza per il fatto che per quanto tempo ancora occorrerà piangere per avere perso amici, colleghi o come in questo caso una giovane ragazza che inseguiva il suo sogno.

Ma vale anche per chi, semplicemente, si sposta in bicicletta.

Dagnoni, presidente Federciclismo: 'Superato ogni limite'

Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione italiana ciclismo in carica da pochi mesi, sottolinea che è stato oltrepassato ogni limite e occorre intervenire con severità. Nel primo trimestre del 2021 sono già 44 i ciclisti che sono morti sulle strade.

“Silvia Piccini era una di noi - dice Dagnoni - . La sua vita è stata stroncata, a quattro anni dalla tragedia di Michele Scarponi. Dagnoni sostiene che si tratta di una strage senza fine, la maggiore sicurezza passa per la cultura del rispetto'. Ha sottolineato l'impegno della Federazione nelle scuole ma esorta istituzioni e governo a intervenire sul Codice della Strada in maniera pesante.

Per Dagnoni è inaccettabile che ci siano proposte presentate in maniera bipartisan ferme in Parlamento.

Quello di Dagnoni è un appello per porre fine a questa situazione e occorre lavorare insieme a tutti i soggetti che vogliono parlare di sicurezza e di rispetto per le regole. In tutte le manifestazioni di ciclismo tenutesi nello scorso fine settimana, la Federazione Ciclistica Italiana ha disposto di fare osservare un minuto di silenzio in memoria di Silvia Piccini.