Andrea Crisanti contrario alle riaperture annunciate dal premier Mario Draghi a partire dal 26 aprile. Il direttore di Microbiologia e virologia dell’Università di Padova, intervistato da Adnkrons Salute, esprime forti dubbi sulla scelta del governo. A suo dire, infatti, il contagio da Coronavirus in Italia è ancora troppo “elevato” e una riapertura troppo precipitosa potrebbe mettere “a rischio” addirittura la prossima estate. Le parole di Crisanti arrivano a poche ore dal giudizio pronunciato dal collega Massimo Galli, preoccupato dalla convinzione diffusasi ultimamente del fatto che il virus non sia contagioso all’aperto, ristoranti compresi.

Andrea Crisanti preoccupato dalle riaperture annunciate da Draghi

Andrea Crisanti ne sembra convinto: dare il via delle riaperture delle attività commerciali, sportive e culturali, se pur solo all’aperto, in una “situazione di elevato contagio” come quella che sta vivendo attualmente il Paese, rappresenta un grosso rischio. Per prima cosa, Crisanti prevede che, se riapertura sarà, “tra un mese avremo un aumento dei casi di Covid-19”. Ma non solo perché, aggiunge preoccupato, l’estate “sarà a rischio e dovremmo richiudere”.

Crisanti: ‘Zone gialle, arancione e rosse è sistema infernale’

Secondo il microbiologo romano, inoltre, la riproposizione della divisione dell’Italia in zone gialle, arancioni e rosse, confermata dal governo, significa “continuare con un sistema infernale”.

Una palese dimostrazione secondo Crisanti che, a più di un anno dall’inizio della pandemia, non sia stata trovata alcuna “alternativa efficace”. Insomma, secondo il medico, “siamo sempre lì”, con un alternarsi tra zone rosse e gialle. Ma, laddove si decide di riaprire, inevitabilmente i contagi aumentano.

‘L’espressione ‘rischio ragionato’ è politica e non scientifica’

Se il collega Massimo Galli critica le parole di Mario Draghi sul “rischio calcolato”, parlando invece di “rischio calcolato male”, anche Andrea Crisanti non è da meno. Il medico si augura che a Palazzo Chigi “abbiano delle proiezioni". Ma si lamenta di non aver visto ancora i "numeri" a causa della poca "trasparenza".

Secondo il suo parere "l’espressione "rischio ragionato" è vuota e decisamente Politica e non scientifica”. Per Crisanti, infatti, l’aumento dei contagi in caso di riaperture non può essere considerato una “probabilità” perché “accadrà questo”. L’unico modo per evitarlo sarebbe, suggerisce, un “programma di vaccinazioni a tamburo battente”. Ma il medico aggiunge anche che, con l’aumento dei contagi dovuto alle riaperture, “dovremmo chiudere proprio in estate”.