È un giallo la morte di Marco Bernardini, manager di 37 anni residente ad Abano Terme (Padova). Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nel tardo pomeriggio di lunedì 12 luglio nella piscina di una struttura alberghiera in disuso da anni, l'hotel Firenze di via Valerio Flacco. Il padre del giovane, Alfredo, non riesce a darsi pace e non riesce a trovare un perché alla tragedia: "Marco - ha ricordato - amava la vita, era un entusiasta". Del caso di Cronaca Nera si stanno occupando i carabinieri della compagnia termale, coordinati dal pm di turno.

Al momento, l'ipotesi più probabile è quella del suicidio, ma tutte le piste investigative rimangono aperte.

Il ritrovamento del corpo del manager

Il corpo senza vita di Marco Bernardini, responsabile commerciale della “Publicober Smt", azienda di famiglia con sede a Rubano (sempre in provincia di Padova) specializzata nella vendita di attrezzature ricondizionate per l'industria elettronica Smd e Pth. Il corpo del 37enne è stato notato dal custode attorno alle 18:00 di lunedì sul fondo della piscina dell’hotel Firenze di Abano, struttura chiusa da tempo per fallimento e attualmente al centro di una procedura di vendita all’asta.

Secondo una prima ricostruzione, avvallata anche dagli accertamenti legali eseguiti sul luogo del ritrovamento, Marco Bernardini sarebbe deceduto tra venerdì 9 e sabato 10 luglio.

Il giovane avrebbe lasciato la stanza di un altro hotel di Abano - prenotato pochi giorni prima - intorno alle 23 e, poco dopo la mezzanotte, avrebbe scavalcato la recinzione dell'albergo. Stando a quanto riportato da diverse testate, il 37enne, al momento del ritrovamento, avrebbe avuto ancora al polso l'orologio.

Tuttavia, all'appello mancherebbero alcuni oggetti personali

Il dolore del papà di Marco

L’ipotesi, per ora, ritenuta più probabile dall’autorità giudiziaria e dai carabinieri di Abano Terme è quella del suicidio. Il corpo, infatti, non presentava contusioni o ferite tali da far pensare a un'aggressione. Tuttavia, non si può escludere che il manager padovano sia rimasto vittima di un incidente o di un improvviso malore.

Se si fosse trattato davvero di una fatalità, però, si dovrebbe chiarire come mai il 37enne si trovava in un hotel abbandonato in piena notte e se, al momento del decesso, era in compagnia di qualcuno. Nei prossimi giorni, con l'arrivo dei risultati dell'autopsia disposta dal pm di turno potrebbero trovare risposta i tanti interrogativi ancora da chiarire.

Alfredo Bernardini non sa trovare una spiegazione per la morte del figlio. Tuttavia, non riesce a credere che il 37enne possa aver deciso di suicidarsi. A suo dire, infatti, il figlio amava la vita e non aveva ragione di farla finita. “Marco era un entusiasta, un ottimista, impossibile che si sia ucciso". "Non so cos'è successo", ha spiegato sottolineando che, per via del lavoro, ultimamente, non si sentivano molto.

L'ultimo veloce contatto, il tempo di un saluto su WhatsApp, nel pomeriggio di venerdì. Poi il silenzio. Secondo Alfredo, Marco, non era solito assumere alcuna sostanza. Tuttavia, una testimone, avrebbe dichiarato di averlo visto venerdì sera, nei pressi dell'hotel Firenze, visibilmente alterato, pronunciare ad alta voce frasi senza senso.