Nella mattina del 24 agosto una palazzina di due piani è crollata nella periferia di Torino, per la precisione in strada del Bramafame. Un bambino di 4 anni è morto a causa del crollo. La madre del piccolo è sopravvissuta ed è ricoverata in gravi condizioni al Cto di Torino.

Dopo quattro ore di ricerche, i vigili del fuoco hanno estratto il corpo del bimbo. I medici hanno provato a rianimarlo, ma inutilmente.

Palazzina crollata in periferia di Torino: il boato e poi l'esplosione

Tutto è iniziato nella mattina del 24 agosto. Prima c'è stato un boato, poi un'esplosione e infine il crollo della palazzina.

L'allarme è stato lanciato proprio dalla madre del bambino deceduto. La donna è riuscita a mettersi in contatto con i soccorsi, nonostante fosse stata sepolta da travi e mattoni.

A prestare il primo aiuto è stato un operaio che lavorava nei dintorni. L'uomo, durante il suo intervento, ha riportato una ferita a una gamba.

In tutto sono quattro le persone estratte vive. Uno di loro è un giovane 22enne che è stato trasferito in ospedale in codice rosso: si tratta di un geometra che era uscito di casa per andare a lavorare quando è stato colto dall'esplosione. Questo 24 agosto era il suo compleanno e, per questioni di comodità, aveva scelto di dormire a casa del padre. Il giovane si trova al momento intubato in ospedale, con ustioni di secondo e terzo grado che coprono il 50% del suo corpo.

La prognosi è riservata.

Le condizioni della mamma del bimbo

La madre del piccolo deceduto sotto le macerie della palazzina in strada del Bramafame è una ragazza di 34 anni. La giovane è stata trasportata al Cto di Torino: è in gravi condizioni, ma sarebbe cosciente.

C'è poi un'altra persona coinvolta nel crollo, che tuttavia ha solamente riportato qualche contusione ed escoriazione.

Al momento non è chiaro cosa abbia causato la sciagura, alcune indiscrezioni parlano di una fuga di gas.

La testimonianza di un giovane falegname

Fra le persone coinvolte anche un giovane falegname, che si è fortunosamente salvato dal crollo della palazzina. Poco prima dell'esplosione, l'uomo stava dormendo: ha dichiarato che lo scoppio è stato così potente da sbatterlo contro il muro.

Avrebbe visto i calcinacci che cadevano dal soffitto.

Una segretaria contabile di 21 anni, anche lei abitante nella palazzina, era invece fuori casa al lavoro durante il crollo: è stata avvertita dalla polizia che il suo fidanzato era stato coinvolto e che era stato portato al Cto.