Un nuovo femminicidio a Reggio Emilia: nella mattinata di sabato 20 novembre il corpo di una donna, ormai priva di vita, è stato ritrovato in un parco nei pressi della piscina comunale cittadina, in una zona normalmente frequentata da famiglie e bambini. La vittima è stata rinvenuta nell’area verde in via Adelina Patti: si chiamava Juana Cecilia Hazana Loayza, cittadina peruviana di 34 anni, originaria di Lima, da tempo residente in Italia. Date le evidenti ferite da arma da taglio presenti sul collo, gli inquirenti hanno subito pensato a un delitto: così è stato aperto un fascicolo per il reato di omicidio.

Immediatamente le indagini si sono indirizzate su una persona, l’ex compagno della donna uccisa al parco, il 24enne Mirko Genco che, al termine di un lungo interrogatorio, sarebbe crollato, confessando di essere l'aggressore.

Il corpo della vittima è stato notato nel parco da una donna residente nel quartiere

A dare l’allarme, verso le 9 di sabato 20 novembre, è stata una residente in zona, che avrebbe sentito un telefono cellulare squillare, mentre si trovava al parco: cercando di capire da dove provenisse quel suono le donna si sarebbe addentrata nell’area verde. Quindi, arrivata a pochi passi dalla recinzione che separa l'area verde da un condominio, si sarebbe imbattuta nel corpo della 34enne, che era a faccia in giù e con le gambe incrociate.

Subito sono stati allertati i soccorsi: sul luogo del ritrovamento sono giunte diverse gazzelle dei carabinieri, oltre al personale del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso della vittima. Sul posto sono arrivati anche gli uomini della Scientifica che hanno svolto i primi accertamenti, oltre al sostituto procuratore di Reggio Emilia Maria Rita Pantani, che coordina le indagini.

Non è ancora chiaro se la donna sia stata uccisa nel parco o se sia stata colpita altrove e poi portata in quell’area.

I carabinieri hanno fermato l’ex compagno della vittima per il delitto del parco

Immediatamente l’inchiesta sul delitto ha preso una direzione ben precisa: già in mattinata un uomo è stato fermato e interrogato dai carabinieri.

I militari dell’Arma infatti hanno voluto ascoltare l’ex compagno della vittima, Mirko Genco: il giovane, che è nato e risiede a Parma, è stato portato in caserma, dopo esser stato localizzato. L’interrogatorio è durato diverse ore: il 24enne, che inizialmente ha negato ogni addebito, alla fine avrebbe ammesso di essere stato lui ad aggredire con un coltello la donna, che viveva in una strada vicino al parco in cui è avvenuto il delitto.

Il presunto assassino del parco era tornato in libertà dopo essere stato processato per stalking

Ha destato molto scalpore la notizia che l’uomo fermato per il delitto dell’ex compagna recentemente fosse stato arrestato con l’accusa di stalking proprio nei confronti della donna.

Come hanno spiegato i carabinieri, il 24enne era finito sotto processo, ma a partire dallo scorso 4 novembre la misura cautelare aveva cessato di avere effetto in seguito al patteggiamento da parte dell’imputato, che il giorno prima aveva ottenuto una pena di due anni, con la sospensione condizionale. Il giovane era finito in carcere il 5 settembre con l’accusa di atti persecutori ai danni dell’ex fidanzata peruviana, ma il giorno dopo era stato scarcerato, con il divieto di avvicinarsi alla vittima. Tuttavia il 10 settembre per lui si erano nuovamente aperte le porte della prigione perché non aveva rispettato la misura cautelare, arrivando ad avvicinarsi alla donna e a compiere nuovi atti di stalking. Quindi il 23 dello stesso mese aveva ottenuto i domiciliari fino al dibattimento in tribunale.