Wanna Marchi ha rievocato gli anni passati in carcere con Patrizia Reggiani e Pina Auriemma. L'ex regina delle televendite, in occasione dell'uscita nelle sale cinematografiche, ieri 16 dicembre, del discusso film 'House of Gucci', è stata ospite a Telelombardia del programma Iceberg. Nell'intervista esclusiva rilasciata al giornalista Marco Oliva, ha ricordato la detenzione nell'istituto milanese di pena, San Vittore, sottolineando la differenza di trattamento tra l'ex signora Gucci e le altre detenute.

La 'teleimbonitrice' è stata condannata con la figlia Stefania Nobile a nove anni a 6 mesi per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata, associazione per delinquere finalizzata alla truffa, per amuleti, 'sciogli pancia' e pozioni miracolose venduti a un numero indefinito di telespettatori.

Madre e figlia hanno scontato la pena. Patrizia Reggiani, tornata in libertà nel 2016, considerata la mandante dell'omicidio dell'ex marito Maurizio Gucci ucciso a Milano nel 1995, era stata condannata a 26 anni: è tornata libera nel 2016 per buona condotta dopo averne scontati 18. Ha chiuso i conti con la giustizia anche Pina Auriemma, sedicente 'maga', ritenuta intermediaria tra Reggiani e l'omicida di Gucci: condannata a 19 anni di reclusione, ne ha scontati 13 ed è tornata in libertà.

'Reggiani poteva truccarsi e portare tacchi alti, noi no'

"Non sapevo fosse lei, in carcere era sempre una donna molto distinta": Wanna Marchi ha raccontato che la prima volta che ha incontrato Patrizia Reggiani nel corridoio di San Vittore che porta all'infermeria, non credeva che l'ex signora Gucci fosse una detenuta, ma una psicologa o una persona che era lì per motivi professionali.

Ha ricordato di aver sempre visto nella casa circondariale una donna curata, elegante, truccata, pettinata, con tacchi e persino accessori.

Patrizia Reggiani per prima, in più occasioni ha raccontato che a San Vittore poteva tenere un furetto a farle compagnia e che non si svegliava mai prima delle 10, come nella vita fuori.

Nei ricordi dell'ex televenditrice, alla detenuta Reggiani erano consentiti altri privilegi: "Lei poteva truccarsi e noi no, poteva avere i tacchi alti e noi no. Una diversità che vedevamo tutti". Solo una volta Wanna Marchi, dopo aver chiesto profumi e creme per sé e la figlia, ottenne da una suora qualche trucco e una spazzola per capelli.

L'ex signora Gucci era anche molto "luccicante", ostentava gioielli.

Vita a 'Victor Residence', per Reggiani niente lavoro

Uscita dal carcere, Patrizia Reggiani ha sempre dichiarato di essersi trovata bene al 'Victor Residence', secondo Wanna Marchi un'espressione usata per essere originale e risultare simpatica, ma non crede che una miliardaria come lei stesse bene da reclusa. Di certo, però, dietro le sbarre, a suo dire, come all'esterno, non ha mai lavorato.

L'ex televenditrice ha riferito che la sua vita lavorativa, invece, è iniziata a 13 anni e di aver lavorato moltissimo in carcere cucinando per 92 persone. Scontata metà della pena, Reggiani rifiutò la semilibertà non avendo mai lavorato, e preferì restare in carcere.

Scelta non condivisa da Wanna Marchi. Infine, di Pina Aurienmma, ha ricordato l'umanità e che le avrebbe salvato la vita dal primo incontro a San Vittore. Le rivelò di star pagando per il marito di un'altra.

'Presto un film anche su di me'

Wanna Marchi sa che i film non rappresentano mai la verità, ma andrà presto a vedere 'House of Gucci', per la regia di Ridley Scott, con Lady Gaga nella parte di Patrizia Reggiani. Ritiene che sia stata sbagliatissima la scelta dell'attrice di non conoscere Patrizia Reggiani e di interpretarla senza averla mai vista. Ha poi annunciato: "Vi anticipo una cosa, presto ci sarà anche un film su di me".

Per Patrizia Gucci, pronipote di Guccio, il fondatore della maison, House of Gucci è "un film diffamatorio che si discosta totalmente dalla realtà".

La storia raccontata nella pellicola è “brutta, stereotipata all'americana, ricca di fantasiose coloriture". Il film che vede nel cast anche Adam Driver, Jared Leto, Al Pacino e Jeremy Irons, per Patrizia Gucci, 12 anni di vita nella maison, sarebbe caricaturale. Patrizia Reggiani è rappresentata come "una manipolatrice, onnipresente che decide tutto ma, in verità, questa frequentazione con la mia famiglia non c'è mai stata". E dei Gucci si farebbe un ritratto a dir poco offensivo: "Sembra quasi che abbiano voluto dare alla mia famiglia un taglio mafioso".