Il 10 gennaio 2022, si è registrata la riaperture delle scuole di tutti i gradi e ordini, secondo quanto disposto dall'ultimo Decreto approvato dal Consiglio dei ministri del governo Draghi. Numerose proteste da presidi e presidenti di regione per il modo in cui si è pianificata la riapertura delle scuole. A intervenire sul rientro a scuola è stata anche Selvaggia Lucarelli che nell'ultimo intervento social, ha ironizzato sulle possibili assenze di insegnati e allievi.

Lucarelli contro la riapertura delle scuole

La riapertura delle scuole post-vacanze natalizie, disposta dal Decreto Covid approvato il 5 gennaio 2022, è oggetto di un dibattito in rete.

Tra i più scettici in merito, si è palesata via social Selvaggia Lucarelli. "Comunque riaprire le scuole senza docenti e senza alunni è un esperimento affascinante", ha chiosato, in un post condiviso con la descrizione provocatoria "Il Governo dei migliori", ieri.

Ancor prima che venisse approvato il nuovo Decreto, il 3 gennaio 2022, Lucarelli si diceva a favore della didattica a distanza in alternativa al rientro a scuola. "Mi chiedo come sia possibile pensare di riaprire le scuole il 10, in una situazione epidemiologica del genere - scriveva, per poi lanciare un appello al Governo Draghi -. Finiranno tutti in dad, in due settimane". Infine, concludeva: "Bisogna pensare a riorganizzare la dad al meglio.

E a stabilire un protocollo chiaro e senza continui aggiustamenti".

Il ministro dell'Istruzione motiva il rientro in presenza

Alcuni presidi delle scuole e i presidenti di regione hanno criticato il rientro a scuola. su Radio 1. A Rainews24 Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi: "La scelta di riportare tutti gli studenti in aula è motivata dall'evidenza che il prolungato e diffuso uso di una distanza provoca problemi alla vita di una comunità".

Sulla scarsa disponibilità di mascherine di sicurezza Ffp2, ha riferito: "Abbiamo fatto un intervento importante. Il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 euro. Le diamo gratuitamente già a tutti gli operatori. Soprattutto della scuola dell'infanzia, dove non ci sono protezioni per bambini.

Però, è un tema importante. Ho capito che sta molto a cuore. Lo porrò in evidenza al Consiglio dei ministri".

Secondo le disposizioni dell'ultimo Decreto legge, concernenti il rientro in presenza a scuola, è previsto il ricorso alla dad in alcuni casi. Nella scuola dell’infanzia, con 1 positivo si fermano le attività per 10 giorni, per tutta la classe. Nella scuola primaria con 1 positivo si attiva la sorveglianza con il testing e l’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi, va in Dad tutta la classe per dieci giorni.

Nella scuola secondaria di primo e secondo grado, entra in gioco la differenza tra chi ha fatto o meno il vaccino. Con 1 positivo si attiva l’autosorveglianza e utilizzo delle mascherine ffp2. Con 2 positivi va in Dad chi non è vaccinato o chi non ha ricevuto la dose booster dopo 4 mesi dalla scadenza del primo ciclo vaccinale. Gli altri “in regola” con i vaccini rimangono in presenza utilizzando le mascherine ffp2 e attivano l’autosorveglianza. Con 3 positivi tutta la classe va in Dad per 10 giorni.

Il Tar blocca l'ordinanza di Vincenzo De Luca

In Campania, il Tar ha sospeso l'ordinanza con cui Vincenzo De Luca ha disposto la dad per le scuole, per criticità legate alla situazione epidemiologica.

Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso degli avvocati napoletani Giacomo Profeta e Luca Rubinacci. La trattazione collegiale è fissata per il prossimo 8 febbraio. La decisione del Giudice, immediatamente esecutiva, comporta l'apertura delle scuole a partire da oggi, 11 gennaio 2022. La Quinta sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto anche l'istanza cautelare presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute e, contestualmente sospeso, anche l'ordinanza con la quale la Regione Campania ha disposto la didattica a distanza in tutte le scuole. La trattazione collegiale, anche in questo caso, è stata fissata per l'8 febbraio prossimo.