Le lancette dell'Orologio dell'Apocalisse rimangono a cento secondi dall'apocalisse. Ad affermarlo è il Bollettino degli Scienziati Atomici, organizzazione scientifica creata da Albert Einstein in seguito agli attacchi atomici sferrati durante il secondo conflitto mondiale ai danni di Hiroshima e Nagasaki. L'Orologio dell'Apocalisse è un 'calcolatore' metaforico del tempo che ci separa da una ipotetica crisi atomica mondiale e la sua variazione dipende dagli eventi che accadono nel mondo.

In realtà le lancette segnano cento secondi alla mezzanotte dallo scorso gennaio

Come ricorda la stessa organizzazione le lancette si sono posizionate a cento secondi dalla mezzanotte già dallo scorso gennaio. Nonostante questo, però, la fondazione (per mezzo di un suo portavoce) ha tenuto a sottolineare come la situazione sia decisamente peggiorata da allora a causa della guerra in Ucraina voluta da Vladimir Putin.

A destare molta preoccupazione nel Bollettino degli Scienziati Atomici è l'occupazione da parte delle forze russe della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Tale azione, secondo la fondazione, fa sì che l'umanità "sia arrivata al punto più vicino di sempre all'autodistruzione nucleare".

L'obiettivo della fondazione è quello di sensibilizzare il mondo sui pericoli legati all'atomica

Come spiega la stessa organizzazione, l'obiettivo prefissato con l'Orologio dell'Apocalisse è quello di sensibilizzare il mondo sui rischi derivati dalle scoperte tecnologiche e dal nucleare.

L'ideazione di tale orologio è arrivata nel 1947, ovvero quando gli Stati Uniti da una parte e l'Unione Sovietica dall'altra avevano fatto partire la corsa agli armamenti atomici.

Oltre ad Einstein, alla creazione della fondazione hanno preso parte anche numerosi altri studiosi molto importanti come Eugene Rabinowitch, J. Robert Oppenheimer e altri scienziati dell'Università di Chicago che avevano proprio contribuito alla creazione della prima bomba atomica nel celebre Progetto Manhattan, realizzato a partire dal 1939 dagli USA, dal Canada e dalla Gran Bretagna.

Come già accennato, il Bollettino degli Scienziati Atomici hanno come faro nelle loro valutazioni ciò che avviene nel mondo e, per questo, non desta stupore che dal 2007 tra le cause possibili della distruzione del nostro pianeta vi sono anche i cambiamenti climatici.