È stato operato di nuovo al volto Michele Dal Forno, è ancora un po' dolorante ma adesso può tornare a sorridere. "Pensavo che la cicatrice non sarebbe andata via e che avrei dovuto conviverci per sempre. Invece ora va meglio. Ho una faccia nuova" ha dichiarato il giovane al Corriere della Sera.

Il rider veronese, nell'aprile 2021 era stato sfregiato da un sedicenne perché aveva tentato di difendere una ragazzina da un tentativo di violenza.

I ringraziamenti di Michele

Il primo pensiero del 22enne, subito dopo l'intervento per rimuovere i segni sullo zigomo sinistro, va a chi ha reso possibile questo ritorno alla (quasi) normalità: "Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, e sono state davvero tante: c’è chi mi ha aiutato finanziariamente, chi con preghiere e con parole di conforto.

All’inizio mi vergognavo a uscire di casa, ma la solidarietà e l’affetto mi hanno dato la forza di reagire".

E in effetti a tendere la mano a questo giovane coraggioso sono stati in moltissimi. A partire dal suo datore di lavoro, il titolare della pizzeria per cui il veronese effettuava le consegne a domicilio, che subito dopo l'accaduto ha aperto una raccolta fondi online, per sostenere le spese di chirurgia estetica e riabilitazione. I 100mila euro raccolti sono serviti a pagare le visite specialistiche iniziali e il trattamento al laser a cui si è sottoposto nel mese di dicembre: "Ricordo la delusione nello scoprire che non c’erano stati grossi miglioramenti - afferma Michele - Poi, a febbraio, un nuovo intervento e stavolta la cicatrice è quasi scomparsa".

L'aggressione

Il fatto di cronaca è avvenuto il 17 aprile 2021, un sabato sera come tanti. Michele sta facendo il suo giro di consegne per una pizzeria quando per strada, nella zona appena dietro l'Arena di Verona, vede due giovani che accerchiano una ragazzina, visibilmente in difficoltà. "Vedendo quella situazione sono subito intervenuto per chiedere se andava tutto bene", racconterà poi il giovane, senza immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco: uno dei due ragazzi, un sedicenne di origini albanesi, estrae un coltello procurandogli un profondo taglio dalla narice sinistra all'orecchio, per cui saranno necessari cinquanta punti di sutura.

Per il suo gesto di altruismo al rider è stata consegnata dal sindaco Federico Sboarina anche una pergamena e la medaglia della sua città: "Tu hai fatto la scelta più difficile, mettendo a rischio la tua incolumità", ha affermato il primo cittadino durante la cerimonia. "Il tuo gesto ha dato un esempio incredibile ad ognuno di noi, costringendoci a riflettere".

I risvolti processuali

L'autore della violenza è stato arrestato poco dopo l'aggressione, ma già da alcuni mesi ha lasciato il carcere per minori, grazie ad un provvedimento di messa alla prova. "Sta affrontando un percorso di comprensione dei suoi errori - ha spiegato Alessandro Favazza, legale dell'allora diciassettenne - Durerà un anno e 10 mesi. È giusto assicurare il suo reinserimento nella società".

Michele Dal Forno si è detto sin da subito deluso per non aver mai ricevuto le scuse da parte dell'autore del gesto. Durante le udienze, infatti, il giovane sfregiato aveva deciso di presenziare insieme al suo difensore, nonostante non fosse obbligato a esserci. Sia dentro che fuori dal Tribunale di Venezia, nemmeno un contatto visivo con l'aggressore: "Non mi ha nemmeno chiesto scusa - afferma Del Forno - Spero davvero che quel sedicenne cambi vita".