Potrebbe appartenere ad Andreea Alice Rabciuc il corpo rinvenuto in un borsone nero riaffiorato dal fiume Po in secca a Occhiobello, nel rodigino, nel pomeriggio di lunedì 4 aprile. La 27enne, campionessa nazionale di tiro a segno e residente a Jesi, è scomparsa tra venerdì 11 e sabato 12 marzo dopo una festa in un casolare nelle campagne della Vallesina (Ancona). Del caso di cronaca si sta interessando anche la trasmissione "Chi l'ha visto".

Giovane donna ritrovata senza vita nel Po

Lunedì 4 aprile un dipendente dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, durante un monitoraggio degli argini del fiume a bordo di un barchino, ha rinvenuto in una sacca a Occhiobello un borsone sportivo contenente un corpo di donna mutilato.

Il pubblico ministero Andrea Bigiarini, della procura di Rovigo, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di omicidio, e ha disposto l'autopsia.

In attesa degli esiti dell'esame del Dna - per i quali ci vorrà circa un mese - il medico legale ha stabilito che la vittima, deceduta non più di tre settimane fa, è una donna giovane, forse neppure trentenne, con la pelle di carnagione chiara, alta circa un metro e sessanta e dal fisico minuto. Gli inquirenti, a questo punto, escluderebbero quindi che il corpo ritrovato possa appartenere a Saman Abbas - ragazza scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) lo scorso anno - e a Isabella Noventa - 55enne uccisa dall’ex fidanzato Freddy Sorgato, nel 2016.

La scomparsa di Andreea Alice Rabciuc

Nelle ultime ore, alla luce di alcuni nuovi elementi emersi, avrebbe preso piede l'ipotesi che la donna rinvenuta nel Po possa essere Andreea Alice Rabciuc, campionessa di tiro a segno di origine rumena, residente con la madre a Jesi in provincia di Ancona. Da quanto trapelato, la vittima, proprio come Andreea, amava i colori sgargianti e i tessuti laminati e con paillette.

La 27enne, che lavorava come barista, la sera dell'11 marzo ha partecipato con il fidanzato Simone a una festa in un casolare di proprietà di un amico distante pochi metri dalla strada provinciale che da Montecarotto scende fino a Moie, sempre in provincia di Ancona. Andreea e Simone, secondo quanto riferito da Francesco, il proprietario del rustico, avrebbero litigato per tutto il tempo, ma non è chiaro il motivo.

Lui la avrebbe insultata e le ha preso il cellulare, mentre lei, che voleva andarsene, sarebbe sempre rimasta zitta. A un certo punto, però, la giovane, si sarebbe allontanata da sola, a piedi lungo la provinciale. Da allora nessuno l'ha più vista o ha avuto sue notizie.

Gli investigatori stanno procedendo nel massimo riserbo, ma i carabinieri di Rovigo avrebbero già preso contatti con i colleghi di Ancona. Tuttavia, tra i vari dubbi, rimane il fatto che sul corpo rinvenuto all'interno del borsone non sarebbero presenti i tatuaggi di Andrea.