Una lettera dai toni particolarmente accesi è stata pubblicata nelle scorse ore da Fabio Maltesi, il papà di Carol, la 26enne italo-olandese uccisa a Rescaldina, nel Milanese, da Davide Fontana. Il bancario di 43 anni, che nei giorni scorsi ha confessato il delitto della giovane, è il destinatario del messaggio postato su Facebook dal 58enne padre della ragazza, il cui corpo è stato conservato per più di due mesi in congelatore, sezionato in parti, riposto in cinque sacchi di plastica e poi gettato in dirupo a Borno, in provincia di Brescia, lo scorso 20 marzo.

Le parole del genitore non esprimono alcuna pietà per il responsabile di un crimine così efferato, definito “un diavolo, un maledetto assassino”, che non potrà mai essere perdonato per aver ucciso Carol. Anzi, Fabio Maltesi ha lanciato quasi un avvertimento al bancario, che si è dichiarato “pentito” per il crimine commesso: se mai dovesse “uscire di prigione, anche se questo avvenisse tra trent’anni”, ci sarà lui “lì fuori” ad aspettarlo.

Le minacce del padre di Carol all’assassino

Nella sua versione originale, il lungo post indirizzato al vicino di casa della vittima conteneva espressioni molto forti, che indicavano lo stato d’animo di Maltesi, con la “rabbia che esplode dentro” per quanto accaduto.

Il padre della giovane, che è arrivato da poche ore in Italia da Amsterdam dove si occupa del locale di sua proprietà con l’altro figlio, ha accusato l’assassino di aver distrutto la sua esistenza, avendogli portato via Carol, definita la sua “bimba”, un “angelo”, il “diamante” della sua vita. Dopo aver saputo della dinamica particolarmente efferata del delitto, il 58enne è arrivato a minacciare il responsabile perché per ciò che ha fatto “non basta il carcere”, tanto che dovrà “pagare per una seconda volta”, visto che “una sola condanna non è sufficiente”.

La rabbia di Fabio Maltesi per i finti messaggi di Carol, mandati dall’assassino

Leggendo il messaggio si rimane molto colpiti dai toni duri utilizzati dal padre della ragazza, che ha ricordato all’assassino come anche i malviventi abbiano un loro codice che prevede il rispetto verso le donne e i bambini: quindi la violenza e le torture del 43enne nei confronti di Carol sarebbero inaccettabili e inammissibili anche per i criminali.

Maltesi ha ribadito che “quel diavolo” non potrà mai avere nessun perdono per quello che ha fatto. In particolare il papà della 26enne non ha dimenticato di essere stato preso in giro, avendo ricevuto per quasi tre mesi una serie di messaggi, scritti dal responsabile del delitto, che si spacciava per la ragazza. Infatti, dopo averla uccisa, Fontana avrebbe fatto credere a tutti che Carol si trovasse a Dubai e che tutto andasse bene.

Le parole di Fabio Maltesi sono state scritte subito dopo aver saputo del delitto di Carol

Nella sua lettera Fabio Maltesi è apparso sconvolto dal dolore, tanto da essere divorato dalla sete di vendetta, che l’ha portato perfino a minacciare l’assassino, rivelandogli che un giorno avrebbe pagato per quello che ha fatto.

Queste parole forti sono state scritte a caldo dal padre di Carol, subito dopo che il suo avvocato gli aveva comunicato al telefono “la notizia peggiore” della sua vita. Comunque, col passare dei giorni, il genitore non si dà pace, non credendo al pentimento di Fontana dopo tre mesi, adesso che è in galera. Maltesi non potrà mai dimenticare che quell’uomo ha portato via la giovane madre a un bimbo di sei anni, che la attendeva a Verona. Inoltre ha rivelato che, dopo aver manipolato, torturato e ucciso Carol, ha avuto anche il coraggio di fargli gli auguri il giorno del suo compleanno e per la festa del papà. “Quell’uomo non ha coscienza – ha aggiunto al Corriere della Sera – non lo perdonerò mai”.