"Ho paura a vivere con un ragazzo così, poi c’è questa bestia in lui che lo fa andare così". A parlare in un messaggio audio inviato nel luglio del 2020 a un'amica è Laura Perselli, l'ex insegnante 68enne uccisa con il marito Peter Neumair, 63 anni, dal figlio Benno, 32 anni, nella loro casa di Bolzano. Il vocale è stato fatto ascoltare martedì 17 maggio nell'aula del tribunale di Bolzano che ospita il processo al giovane reo confesso accusato di aver ucciso, il 4 gennaio 2021, i genitori e di aver gettato poco dopo i loro corpi ormai senza vita nel fiume Adige.

I messaggi audio della mamma di Benno

Nuova udienza in Corte d'Assise di Bolzano del processo che vede imputato Benno Neumair. Tra i testimoni che hanno ripercorso il caso di cronaca nera, è stata ascoltata anche una cara amica di Laura Perselli. La donna, nell'estate 2020, le aveva spiegato che il figlio, dopo aver inscenato un'aggressione, gli era stato diagnosticato da dei medici tedeschi una forma di schizofrenia paranoide con disturbo di personalità e aggressività.

Nel primo audio si sente Laura Perselli affermare: "Benno è sempre stato pieno di buone intenzioni e poi c’è questa bestia in lui che lo fa andare così. Vediamo se si riesce con calma, per il suo bene, a metterlo in una comunità terapeutica [...] Avevo chiesto di mandarlo con un’ambulanza a Bolzano ma è impossibile, per loro deve andare per conto proprio".

"Cose folli - aveva quindi sbottato - sarebbe da denunciarli":

Ascoltate anche alcune colleghe di Benno

"Ho paura a vivere con un ragazzo così" aveva poi confidato la mamma di Benno alla stessa amica, precisando di essere arrivata al punto di nascondere i coltelli da cucina e di dormire con la porta della stanza da letto chiusa a chiave. Laura - che aveva preso contatti anche con un primario di psichiatria - in un altro messaggio vocale, aveva anche ammesso di non saper gestire la situazione e di non sapere che pesci pigliare con il figlio. "C'è sempre qualche imprevisto" aveva affermato riconoscendo, tuttavia un piccolo miglioramento rispetto al mese di luglio.

Benno Neumair, fino al momento del suo arresto - avvenuto nel gennaio 2021- lavorava come supplente in una scuola media in lingua tedesca di Bolzano.

Per questo motivo, sempre ieri, sono state ascoltate alcune colleghe del 32enne. La dirigente scolastica l'ha ricordato come un insegnante poco affidabile e puntuale. Un'altra insegnante di sostegno, invece, ha riferito di essere stata aggredita verbalmente dall'imputato durante una lezione.