"Vogliamo trovare un nuovo luogo in cui vivere in pace". Cosi avrebbero scritto, in un biglietto destinato ai figli, Paolo Neri, 67 anni e Stefania Platania, 65 anni. I due coniugi romani sono stati trovati senza vita nella loro villetta di Spinello, piccola frazione di Santa Sofia, nel cuore dell'Appennino forlivese. Da quanto ricostruito, la coppia, adepta della “Scuola di illuminazione di Ramtha”, si è tolta la vita sparandosi. Al momento, però, è bene precisare che non ci sarebbe alcun legame tra le loro convinzioni filosofico-religiose e il suicidio.

Il biglietto d'addio e il suicidio

Paolo Neri, ex usciere al Senato e Stefania Platania, centralinista in pensione di Palazzo Madama, sono stati trovati senza vita nella serata di sabato 21 maggio. A entrare nella loro villetta di Spinello sono stati i vigili del fuoco, allertati dal figlio Lamberto che, da più di un giorno, cercava invano di mettersi in contatto con loro. Prima l'uomo si era rivolto a una vicina chiedendole se poteva passare a controllare. L'amica di famiglia, però, aveva trovato l'abitazione sbarrata e con il portone chiuso a chiave.

La coppia, partita giovedì 19 maggio da Roma, avrebbe lasciato un biglietto d'addio sul comodino della camera da letto. Poche righe per spiegare ai propri cari il motivo del loro gesto.

Si sarebbero uccisi perché volevano trovare un nuovo luogo dove vivere in pace. "Un mondo - hanno precisato - che ci offra nuove possibilità". Poi, hanno impugnato una pistola 9x21 e una calibro 38 e, dopo aver rivolto l'arma ognuno contro se stesso, hanno premuto il grilletto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo di Meldola, accompagnati dal medico legale.

Dopo i rilievi del caso si è avuta conferma che non si è trattato di un omicidio-suicidio, ma di un duplice suicidio.

Marito e moglie erano adepti della scuola del Ramtha

Paolo e Stefania Neri, a detta di chi li conosceva, erano una coppia molto affiatata e unita. Nel piccolo centro sull'Appennino forlivese tutti li descrivono come persone cordiali e distinte.

Come riportato dalle pagine di Cronaca Nera del Messaggero, però, i due coniugi erano molto preoccupati per il Covid. Sembra che avessero firmato, in Senato, una petizione per chiedere investimenti per “dotare il Paese di risorse e di raggiungere l'obiettivo 1.500 tamponi per milione di abitanti". Anche la guerra tra Russia e Ucraina li spaventava molto, "quasi presagissero la fine".

Marito e moglie erano arrivati a Spinello di Santa Sofia diversi anni fa e, come ha confermato anche il comandante dei carabinieri di Meldola Rossella Capuano, avevano trasformato la loro casa in un bunker, dotato di provviste e tutto il necessario per sopravvivere all'eventuale fine del mondo o una "crisi di sistema".

Paolo e Stefania, infatti, erano adepti della scuola del Ramtha, una sorta di setta New Age che deve il suo nome a un antico guerriero e, ancora oggi, diffonderebbe il verbo della liberazione tramite una medium. Avevano scelto proprio questo angolo di Romagna in quanto la frazione sarebbe stata indicata tra le poche località che sarebbe scampata dall'apocalisse, secondo una profezia Maya, per il 21 dicembre del 2012.