A Lussemburgo 15 Paesi dell'Unione Europea hanno aderito nelle scorse ore al patto di ridistribuzione dei migranti che arrivano, tramite barconi, sulle spiagge degli Stati membri. Fra essi c'è anche l'Italia.

L'UE sta cercando da tempo di affrontare la questione dei migranti. L'accordo più recente prevede di ridistribuire che sbarcano nei paesi del Mediterraneo. Ylva Johansson, ministro della giustizia e delle migrazioni svedese, ha affermato che si tratta di un "accordo storico". Secondo la ministra italiana Lamorgese questo patto creerà uno sviluppo senza precedenti nella Politica dell'Unione Europea .

Sono 15 su 27 i paesi UE che hanno regolato l'adesione all'accordo sulla ridistribuzione dei migranti. Johansson ha anche affermato che si tratta di un "accordo storico".

A Lussemburgo 15 Paesi dell'UE aderiscono all'accordo storico

Oggi a Lussemburgo i ministeri dell'Interno dei 27 Stati dell'Ue hanno trovato l'intesa, dopo un lungo periodo di discussione, in merito al ricollocamento dei migranti che sbarcheranno sulle coste degli Stati del Mediterraneo. I 15 Stati aderenti, tra cui l'Italia, si occuperanno del ricollocamento volontario. Gli altri 12 Stati che non hanno aderito, aggiungeranno un contributo obbligatorio per consentire all'Unione Europea [VIDEO] di fronteggiare l'emergenza.

Ylva Johansson ha annunciato che c'è stato sostegno a larga maggioranza da parte dei ministeri dell'Interno: questo passo è considerato fondamentale per rafforzare le frontiere dell'Unione Europea e garantire la sicurezza degli Stati membri.

Eurodac: il ruolo strategico dell'Italia e dei Paesi di primo approdo

Riguardo all'emergenza migranti spetterà all'Italia , e ai Stati di primo sbarco, assumersi la responsabilità di inserire i dati identificativi dei migranti nel terminale di Eurodac. In questo modo si vuole evitare uno spostamento di massa, dei migranti, dallo Stato di primo sbarco verso il nord Europa.

L'Eurodac è un database europeo che rileverà le impronte digitali dei migranti.

Lo scopo è di stringere, con l’introduzione di misure stabili di cooperazione, un patto di solidarietà con i Paesi, come la stessa Italia, di primo sbarco. Questo aspetto viene più volte sottolineato dal ministro dell’Interno francese Darmanin, il quale sostiene che solo cooperando in modo solidale sarà possibile far funzionare il meccanismo di ricollocamento.

La ministra dell'Interno italiana Luciana Lamorgese si mostra soddisfatta e dichiara che questo accordo porterà a uno sviluppo di una politica europea tanto attesa quanto necessaria, inoltre riconosce e apprezza l’impegno profuso da parte della Francia.

Nei prossimi giorni la Presidenza e la Commissione Ue renderanno operativa una piattaforma ad hoc che consentirà di mettere in atto il tanto atteso meccanismo di ridistribuzione.