Il caso Liliana Resinovich rimane ancora un mistero irrisolto. Il 14 giugno è per Sebastiano Visintin una triste ricorrenza: sei mesi senza la moglie e senza un perché. In una lettera inviata al quotidiano triestino Il Piccolo, Visintin esplicita il dolore per il suo lutto, aggravato dal non sapere cosa sia realmente successo.

La 63enne ex dipendente della Regione Friuli, scomparve da casa il 14 dicembre e fu trovata morta nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste il 5 gennaio. La testa e il corpo erano avvolti in sacchi. Non presentava segni di violenza, nei tessuti nessuna traccia di veleno o sedativo.

Il marito: 'Sospetti contro di me'

Dopo la scomparsa di Liliana Resinovich, la Procura di Trieste ha aperto un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti. Da allora, l'ipotesi di reato non è cambiata e nessuno mai è stato iscritto nel registro degli indagati. Sono stati fatti molteplici accertamenti che non hanno finora permesso di ricostruire, una volta per tutte, se Liliana sia stata uccisa o se davvero sia credibile l'ipotesi di un suicidio. Dalle indagini è emersa l'altra vita di Liliana: la frequentazione con l'amore ritrovato, Claudio Sterpin, ex maratoneta 82enne con il quale avrebbe avuto intenzione di andare a vivere. Gli accertamenti sui due cellulari di Lilli hanno confermato le rivelazioni di Sterpin di un matrimonio infelice.

Lei cercava online come divorziare e un appartamento a Trieste. Scoperte apprese con stupore e rabbia dal marito che ha sempre tratteggiato un rapporto idilliaco con Liliana.

Nella lettera pubblicata da Il Piccolo, Visintin svela il dolore che vive da sei mesi, essendo passato "dalla gioia di un rapporto matrimoniale splendido e privo di ombre", alla "tragedia di un evento inaspettato, quanto di più terribile ci sia per un uomo innamorato".

Nello scritto sottolinea che il dolore è reso più insopportabile dal non sapere cosa sia accaduto a sua moglie. Lamenta fughe di notizie "che corrono all'esterno, alimentando voci, tesi e supposizioni" e che i sospetti siano stati fatti ricadere su di lui e, quel che è peggio, starebbero minando la figura della moglie, "con notizie che, vere o verosimili che siano, si sarebbero dovute confinare nel più signorile riserbo".

Attende che le indagini diano finalmente risposte.

Liliana, l'avvocato: 'Non è suicidio'

Anche i familiari di Liliana Resinovich attendono di conoscere i risultati delle indagini. In particolare, il fratello Sergio non ha mai creduto che si possa essere suicidata: fin da subito, ha detto che Liliana non era depressa, aveva progetti che non si concilierebbero con un gesto estremo. In effetti, Liliana sul suo cellulare non faceva ricerche sul suicidio ma per organizzare una nuova vita.

Nicodemo Gentile, presidente dell'Associazione Penelope che affianca la famiglia nella vicenda come parte offesa, ha riferito che la svolta arriverà probabilmente quando saranno messi insieme i pezzi delle indagini: la relazione finale sull’autopsia, i nuovi accertamenti sui pc e sul cellulare di Liliana, ancora da completare.

Liliana, domande irrisolte

È tornata a occuparsi del caso la trasmissione Quarto Grado nell'ultima puntata andata in onda il 10 giugno. Potrebbe essersi trattato di un suicidio dalle modalità così anomale da sembrare impossibile? Sono ancora troppe le domande irrisolte. Liliana doveva realmente andare alla Wind la mattina della scomparsa in base a ciò che aveva detto a Sterpin che doveva incontrare a casa di lui come ogni martedì? O aveva altri programmi? Il contapassi su uno dei due telefonini, la mattina del 14 dicembre registrò uno spostamento di 7 metri, 11 passi. Li ha fatti lei e poi ha lasciato i telefoni a casa, o c'era qualcuno al posto suo? Una fruttivendola ha sempre riferito alla polizia di averla vista passare con certezza tra le 8 e 30 e le 9 davanti al suo negozio con aria preoccupata.

Poi, c'è il nodo dei sacchi neri in cui il corpo era infilato, uno grandi misteri del caso. Su di essi non sono state rinvenute impronte e Sebastiano ha negato che li usassero in casa. Invece Claudio ne ha parlato, ha detto di usarli per lavori di giardinaggio e di averne uno in auto. "Diversi giorni dopo la sua scomparsa, l'ho cercata anche con Fulvio Covalero. Ho pensato a un sacco dei rifiuti perché pareva logico", ha detto Sterpin. L’amico di gioventù Fulvio Covalero ha detto a Quarto Grado che Visintin avrebbe manifestato gelosia nei suoi confronti per una foto fatta con Liliana Resinovich.

Sebastiano era a conoscenza della relazione della moglie con Claudio? Dopo essere stato in questura a denunciare la scomparsa della moglie, bloccò il numero non memorizzato di Sterpin. Lo fece forse per stizza nutrendo sospetti? Il giorno dopo, invece, chiamò Claudio, evidentemente sbloccando il numero: perché? Sapeva che si trattava di un rivale e voleva affrontarlo?