Qualcuno potrebbe aver tenuto nascosta Liliana Resinovich? Gli inquirenti triestini, che si stanno occupando del caso di Cronaca Nera, sono al lavoro per cercare di ricostruire cosa ha fatto la 63enne tra il 14 dicembre 2021, giorno della sua scomparsa e il 2-3 gennaio, data di morte indicata nella relazione del medico legale. La donna, secondo i consulenti della procura, si è uccisa infilandosi in testa due sacchetti di plastica.

Cosa ha fatto Liliana Resinovich dopo la sua scomparsa?

Liliana Resinovich, ex dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia, è stata rinvenuta senza vita il 5 gennaio di quest'anno nei pressi del boschetto adiacente all'ex ospedale psichiatrico, non lontano dalla sua abitazione nel quartiere San Giovanni.

Il suo corpo, trovato in posizione fetale, era avvolto in alcuni sacchi dell'immondizia e, stando a quanto spiegato nella relazione redatta dai periti incaricati dalla procura di Trieste, la donna sarebbe morta per asfissia il 2 o il 3 gennaio.

Come ha illustrato la criminologa Anna Vagli su Fanpage.it, la consulenza medico-legale, non ha risolto il caso, ma ha aperto uno scenario inedito sul quale, l'organo inquirente, è inevitabilmente chiamato a fare luce. Se Lilly, sposata con Sebastiano Visentin, fotografo 72enne in pensione, non si è suicidata subito dopo la scomparsa, dove è stata e cosa ha fatto per circa 20 giorni? La donna è uscita di casa la mattina del 14 dicembre e, da quanto emerso, sarebbe dovuta incontrarsi con Claudio Sterpin, ex podista ottantenne al quale sarebbe stata legata da un'affettuosa amicizia.

All'appuntamento non è mai arrivata, ma una fruttivendola di via San Calino l'ha riconosciuta mentre passava, tra le 8:30 e le 9 di fronte al suo negozio. "Aveva uno sguardo cupo - ha ripetuto - che non dimenticherò mai".

Qualcuno ha nascosto Liliana Resinovich?

Liliana Resinovich si è allontanata senza prendere i suoi due cellulari e i documenti.

Con sé, ha aggiunto la dottoressa Vagli, non aveva soldi e neppure il Green Pass (a dicembre indispensabile per poter usufruire dei servizi di trasporto e di ristorazione). Inoltre, al momento del ritrovamento, indossava gli stessi abiti del giorno della scomparsa e, nello stomaco i periti, avrebbero notato tracce della sua colazione abituale, multivitaminico compreso.

Considerando tutti questi elementi, come ha sostenuto anche il marito della 63enne, appare difficile credere che Lilly possa essere morta a inizio gennaio.

Ci si domanda, dunque, se qualcuno, come spiegato dalla dottoressa Vagli, possa aver tenuto nascosta la pensionata. La criminologa, tuttavia, ritiene che questa ipotesi sia "poco corrispondente ai criteri della logica"; infatti, chi mai avrebbe potuto farlo, accettando di assumersi un rischio non indifferente? Secondo l'opinione dell'esperta in psicologia investigativa, una ripetizione o un’integrazione dell’esame autoptico potrebbe dare una svolta alle indagini e fornire importanti delucidazioni in merito a quanto davvero accaduto a Resinovich.

Sebastiano - come del resto anche altre persone vicine alla donna - non riesce a credere che la moglie possa essersi tolta la vita. A suo dire, la loro relazione non aveva problemi. Le sue parole, però, sono state smentite da Claudio Sterpin e dalle ricerche su Google effettuate dalla 63enne. Liliana, da quanto scoperto, avrebbe raccolto informazioni sulle modalità di divorzio e i relativi costi.