"Liliana è stata picchiata perché aveva l'occhio destro tumefatto". A parlare così ai microfoni della trasmissione Rai "Chi l'ha visto?" è Sergio Resinovich, fratello della 63enne scomparsa da Trieste martedì 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio scorso.

Secondo la ricostruzione del medico legale incaricato dalla locale procura, Liliana Resinovich, ex dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia, si sarebbe uccisa a inizio gennaio, probabilmente il 3. La tesi del gesto estremo volontario, però, non ha convinto familiari e amici della donna.

Il caso di Liliana Resinovich a 'Chi l'ha visto?'

Nella puntata di mercoledì 14 settembre, Federica Sciarelli è tornata sul caso di Cronaca Nera e ha ripercorso la scomparsa e la morte di Liliana Resinovich, mostrando anche alcuni stralci della bozza della consulenza inviata nelle scorse settimane alla procura dal medico legale Fulvio Costantinides e dal radiologo forense Fabio Cavalli.

"L'assenza di gas putrefattivi sia all'interno della vena porta che del parenchima epatico - si legge nella relazione - farebbe presumere che la morte in considerazione anche delle temperature invernali registrate in quei giorni, sia sopravvenuta entro al massimo 48 ore dal ritrovamento del corpo". Il fratello di Liliana Resinovich, però, non solo non crede che la donna si sia suicidata, ma non ritiene possibile che lo abbia fatto diverse settimane dopo la sua scomparsa.

La mattina del 14 dicembre, infatti, era uscita di casa dopo aver fatto lavatrice ed essersi preparata la sua solita colazione. Per quale motivo si sarebbe nascosta prima di uccidersi? L'inviato Paolo Andriolo ha raggiunto l'anziano nella sua abitazione e ha raccolto i suoi dubbi e le sue perplessità.

Liliana Resinovich sarebbe stata picchiata

Sergio Resinovich, ai microfoni della trasmissione Rai, ha ammesso di essere rimasto profondamente turbato da un'immagine della sorella scattata il 5 gennaio scorso, subito dopo il ritrovamento nel piccolo bosco vicino all'ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste. "In quella fotografia - ha precisato l'uomo - vedo che lei ha preso uno schiaffo o forse un pugno.

Perché ha l'occhio destro tumefatto, la narice destra con del sangue e anche la parte destra della bocca, dove c'è la lingua, con una ferita". "Per questo - ha ribadito - io reputo che lei abbia preso un pugno oppure uno schiaffo". "Chi e perché - ci si domanda - potrebbe averla colpita?".

Tante cose, come evidenziato dal giornalista di "Chi l'ha visto?" non tornerebbero nella ricostruzione effettuata dalla procura. Liliana, infatti, è stata ritrovata 22 giorni dopo la sua scomparsa, avvolta in due sacchi neri dell'immondizia. Nonostante in quei giorni in città abbia piovuto, però, il medico legale che ha effettuato il sopralluogo ha dichiarato, nella sua relazione, che i sacchi erano del tutto integri mentre i vestiti indossati da Liliana, nella parte esterna, erano senza strappi evidenti e puliti.

Inoltre, un corpo senza vita lasciato all'aperto attira insetti e roditori. Nel caso Resinovich, questo non è però accaduto. "Le condizioni di conservazione del corpo non apparivano, sic et simpliciter, compatibili - come è stato notato nella relazione della procura - con la permanenza di tre settimane in un ambiente esterno".