Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, mamma 32enne di Rami di Ravarino (Modena), trovata morta carbonizzata nel bagaglio della sua auto venerdì 18 novembre. Venerdì 2 dicembre, la trasmissione Quarto Grado ha dedicato ampio spazio al caso di cronaca nera e ha fatto il punto sulle ultime novità investigative. Gli inquirenti, da quanto emerso, starebbero ancora cercando il telefono della giovane, mentre avrebbero rinvenuto una tanica di combustibile a casa del collega indagato, Marco. Nel registro è iscritto anche il marito della vittima.

Il telefono di Alice Neri

Gianluigi Nuzzi e la redazione Mediaset hanno ricostruito con precisione gli ultimi spostamenti di Alice Neri e hanno fatto notare che, al momento, non è stato ancora trovato il suo telefono cellulare. Recuperare lo smartphone della ragazza potrebbe essere importante ai fini dell'attività investigativa. Proprio nel dispositivo, infatti, potrebbe essere celata la chiave del delitto.

Alice, a quanto pare, il pomeriggio di giovedì 17 novembre, ha scritto, come faceva abitualmente, diversi messaggi al marito Nicolas. Dopo aver terminato alle ore 16:30 il turno nella fabbrica di Cavezzo (distante una ventina di minuti da casa), ha però atteso più di un'ora prima di rientrare in frazione Rami.

Al marito, senza rivelare dove fosse, si sarebbe limitata a dire che era stata trattenuta al lavoro. Poco dopo, tra le 18:00 e le 18:30, la 32enne, dicendo di dover raggiungere un'amica per un aperitivo, è uscita nuovamente, senza neppure cambiarsi. In realtà, la ragazza non doveva vedere un'amica, ma il collega Marco.

Il collega di Alice Neri

Come testimoniato dalle riprese di diverse telecamere di videosorveglianza, intorno alle 19:45 Alice Neri si è fermata allo Smart Cafè a Concordia, sulla strada per Mirandola. Qui ha aspettato Marco, il collega 32enne con cui si era data appuntamento. Chi l'ha incontrata, non avrebbe notato nulla di strano in lei.

Alice e Marco si sarebbero intrattenuti nel locale fino alle due di notte. Poi, dopo la chiusura, si sono spostati nel piazzale antistante dove si sono salutati. L'auto di Marco è stata ripresa svoltare a destra al semaforo di via Santi alle ore 02:30. La Ford Fiesta della 32enne, invece, è stata immortalata dieci minuti più tardi. Gli inquirenti sono al lavoro per capire cosa la donna abbia fatto in quel lasso di tempo.

Secondo Nicolas, entrato nel profilo Facebook della moglie, mancherebbero alcune chat Messanger della moglie. Tra queste ci sarebbero proprio quelle con il collega Marco che, dal giorno della scomparsa, non è più tornato al lavoro, ma è rientrato in Sardegna. Gli inquirenti, nella sua abitazione modenese, hanno trovato una tanica di combustibile che sarebbe diversa da quella rinvenuta sul luogo del delitto, a Fossa di Concordia.