"Devo conoscere la verità, vi prego aiutatemi". Non si dà pace Tina, la mamma di Alessia Sbal, la 42enne investita e uccisa nella serata di domenica 4 dicembre sul Grande raccordo anulare di Roma. Un'amica, che poco prima della tragedia l'aveva sentita al telefono, ha riferito che donna era spaventata. "Un tir la seguiva" avrebbe dichiarato. Varie persone, commentando il caso di cronaca nera, hanno denunciato: "Quando, su quella strada, stai in corsia centrale e non vai veloce, i tir lampeggiano e si attaccano". Nelle scorse ore, intanto, il camionista che avrebbe travolto la giovane è stato arrestato e, al momento, è ai domiciliari.
La 42enne investita sul Gra
Alessia Sbal avrebbe compiuto 43 anni il prossimo 4 gennaio e stava vivendo un periodo felice e denso di soddisfazioni. Stava, infatti, inaugurando il suo primo salone di bellezza a Monteverde, quartiere centro-occidentale della Capitale. Domenica sera, a bordo della sua Fiat Panda grigia, stava rientrando a casa dalla Pisana e, sotto la pioggia battente stava viaggiando, in direzione Roma, sulla carreggiata interna del Gra.
La donna sarebbe stata travolta e uccisa da un camion intorno alle 20:45 al km 22,60, proprio alla seconda pietra miliare, tra l'uscita Aurelia e Boccea. Non è chiaro perché abbia deciso di indossare il giubbino catarifrangente e di scendere dall'auto, ma da quanto emerso si sarebbe sentita in pericolo.
Poco prima, alle 20:39, infatti, Alessia, avrebbe chiamato il 112 e l'operatore con il quale aveva parlato per circa mezzo minuto ha tentato invano di ricontattarla alle 20:44.
L'appello della sorella della 42enne travolta sul Gra
Prima di chiamare il numero unico di emergenza, Alessia ha telefonato anche a un'amica e le ha raccontato quanto le stava accadendo.
"Quel camion - avrebbe affermato - mi sta tagliando la strada, che fa? Mi è venuto addosso - avrebbe poi concluso agitata - Devo attaccare, devo attaccare". Il presunto autista del tir - un 47enne italiano incensurato - che ha travolto Alessia Sbal, dopo l'impatto non si è fermato e si è allontanato. Una volta rintracciato dalle forze dell'ordine, si è giustificato sostenendo di non essersi accorto di nulla.
Nella giornata di oggi, mercoledì 7 dicembre, il Gip ha convalidato l'arresto. Deve rispondere del reato di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Mamma Tina ha spiegato ai cronisti di aver sentito Alessia intorno alle 18:40 di domenica: "Mia figlia era seguita da quel tir che l’ha investita o qualcuno le stava facendo paura". Poi ha esortato chiunque avesse informazioni utili in merito a quanto accaduto a farsi avanti: "Vi prego - ha concluso - contattate le forze dell'ordine. Stiamo cercando dei testimoni per capire che cosa sia successo realmente". La sorella della 42enne, Ilaria, ha spiegato che intende avvalersi della consulenza di un avvocato rilanciando l'appello della madre. La ragazza, che è tornata sul luogo dell'incidente, non ha ravvisato danni al guardrail, ma ha notato la presenza di due telecamere.