Il 12 giugno è considerato la Giornata della Russia, festa nazionale del Paese. In questa data così simbolica la giornalista russa Marina Ovsjannikova ha deciso di esporsi pubblicamente ancora una volta contro la guerra in Ucraina, criticando l'operato di Putin e l'invasione dell'Ucraina attraverso l'utilizzo di un'immagine creata tramite intelligenza artificiale.
Lago di sangue nella Piazza Rossa
La giornalista Marina Ovsjannikova ha deciso di lanciare un monito all'opinione pubblica nel giorno in cui il suo paese, la Russia, festeggia l'anniversario della firma della Dichiarazione di sovranità (12 giugno 1990).
Fin dall'inizio contraria alla guerra contro l'Ucraina, Ovsjannikova ha deciso di utilizzare l'intelligenza artificiale per ricreare un'immagine che colpisse gli occhi degli spettatori: la Piazza Rossa, simbolo di Mosca, completamente ricoperta da un lago di sangue.
La foto scattata in tempo reale, e successivamente modificata attraverso l'intelligenza artificiale, è stata postata nella mattina del 12 giugno sul profilo ufficiale della giornalista. Inoltre ha voluto esprimersi, senza mezzi termini, nella didascalia sottostante: “Buona Giornata della Russia! L’importante oggi è non dimenticare che questo è l’aspetto del nostro Paese agli occhi del resto del mondo…“.
Marina Ovsjannikova
Non si tratta certamente di una vera e propria opera d'arte, ma come i più importanti progetti fotografici anche l'immagine di una Piazza Rossa sanguinante provoca un effetto estremamente forte in chiunque la osservi.
L'averla poi messa alla portata di tutti tramite un social network va a sottolineare il peso che la giornalista cerca di dare ai suoi valori. Infatti Marina Ovsjannikova, della redazione della testata russa Pervi Kanal, è diventata celebre in tutto il mondo proprio per il suo attivismo contro la guerra in Ucraina. Aveva interrotto a marzo dello scorso anno un programma televisivo per mostrare in diretta un cartello con frasi che condannavano l'invasione russa. Il fatto aveva suscitato grande scalpore a livello internazionale, per cui il governo del suo paese aveva deciso di arrestarla e multarla. È stata poi rilasciata e si è rifugiata in Francia, ed è attualmente a Parigi che continua la sua lotta.
La scelta di avvertire il popolo russo, e allo stesso tempo di dare un forte segnale all'opinione pubblica mondiale, durante la ricorrenza dimostra l'importanza che dà la giornalista alla battaglia che sta portando avanti contro la Guerra in Ucraina.