Il corpo privo di vita di una donna è stato ritrovato nella mattinata di domenica 24 settembre sulla spiaggia dell’Is Arenas a Narbolia, in provincia di Oristano. La vittima era una psicologa brasiliana di 45 anni che alloggiava in un campeggio situato nelle vicinanze del litorale.

Secondo le prime informazioni raccolte dalla stampa locale, la donna era ospite in Sardegna per partecipare ad un convegno internazionale dedicato all’eco-psicologia, la branca che studia il disagio personale e sociale legato all’aumento del degrado ambientale. È giallo sulla dinamica dei fatti che hanno portato al decesso della donna.

È ancora mistero sulla dinamica del decesso della donna trovata priva di vita in spiaggia

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima avrebbe lasciato le amiche che si trovavano con lei al campeggio, per fare una passeggiata da sola in spiaggia e forse un bagno. Non è ancora chiara l’ora del decesso, che risalirebbe alla nottata tra sabato 23 e domenica 24 settembre o al massimo alle prime ore della mattinata del giorno festivo. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista su quanto possa essere accaduto alla 45enne. Il corpo della donna presenta dei segni la cui origine sarà chiarita dall’autopsia, prevista nelle prossime ore, che potrà fornire elementi utili al prosieguo delle indagini su questo episodio di cronaca.

Le possibili ricostruzioni di quanto accaduto alla donna

Al momento non ci sono elementi certi che portino a chiarire le cause del decesso della donna. Nella mattinata di domenica il mare sulle coste orientali della Sardegna era mosso e poco adatto per fare il bagno, anche per la bassa temperatura delle acque, come sempre in questo periodo dell’anno.

Secondo gli inquirenti, la vittima potrebbe aver perso l’equilibrio a causa della forza delle onde, prima ancora di tuffarsi. Si sarebbe quindi trovata in difficoltà, nonostante si trovasse a pochi metri dal bagnasciuga. Oppure potrebbe essere riuscita a tornare a riva, per poi finire a terra esanime, colpita da un malore per lo sforzo effettuato, senza riuscire a chiedere aiuto.

Inoltre, i segni rinvenuti sul cadavere potrebbero avere diverse spiegazioni: il corpo potrebbe essere finito contro gli scogli che si trovano a qualche centinaio di metri dal luogo del ritrovamento, oppure potrebbe essere stato urtato da qualche imbarcazione in transito, prima di essere trasportato dalla corrente fino alla battigia.

Le indagini sul decesso della donna in spiaggia

Sul luogo dell'accaduto - già teatro due mesi fa dell’annegamento di una turista dell’Est Europa - sono giunti i carabinieri che hanno isolato la zona del rinvenimento del corpo della donna per effettuare tutti i rilievi necessari alle indagini. Il lavoro delle forze dell’ordine prosegue in queste ore con l’ascolto dei testimoni, come le colleghe della vittima e gli altri ospiti del campeggio, per ricostruire gli ultimi movimenti della 45enne.