Sara Piffer, ciclista di 19 anni, è morta il 24 gennaio, investita da un'auto tra Mezzocorona e Mezzolombardo, in provincia di Trento. La giovane atleta è stata travolta mentre si allenava con suo fratello. I soccorsi sono stati immediati, ma le condizioni della ragazza erano troppo gravi e non ce l'ha fatta.

Nata il 7 ottobre 2005 a Trento, Sara Piffer era una promettente atleta del Team Mendelspeck e aveva recentemente iniziato a farsi notare nel panorama del Ciclismo femminile. Nel 2023 ha ottenuto notevoli risultati, tra cui una vittoria al GP Esperia Piasco, inoltre aveva partecipato ai Mondiali di Glasgow.

La dinamica dell'incidente e l'arrivo dei soccorsi

L'incidente è avvenuto tra Mezzocorona e Mezzolombardo, mentre Sara Piffer si allenava con suo fratello Christian, che è rimasto ferito lievemente. Secondo le prime ricostruzioni, l'auto che ha travolto l'atleta viaggiava in direzione opposta e stava facendo un sorpasso.

Sara Piffer è rimasta sull'asfalto priva di sensi e i soccorsi sono stati immediati. Gli operatori hanno richiesto l'arrivo dell'elicottero con dei medici, ma le condizioni dell'atleta erano ormai troppo gravi. Nonostante le manovre salvavita, Sara Piffer non ce l'ha fatta.

Le reazioni dei sostenitori e del mondo del ciclismo

La morte della giovane promessa del ciclismo ha suscitato un'ondata di tristezza nella comunità sportiva e tra i suoi sostenitori.

La sua carriera, segnata da successi precoci e una crescente reputazione, è stata interrotta bruscamente, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi la conosceva. La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo i familiari e gli amici, ma anche gli appassionati di ciclismo che vedevano in lei una futura stella del settore.

La comunità del ciclismo internazionale sta ora rendendo omaggio a Sara Piffer attraverso messaggi di cordoglio e tributi sui social media, evidenziando l'impatto che ha avuto in così breve tempo. Le sue prestazioni e il suo spirito rimarranno nella memoria di tutti gli sportivi che l'hanno seguita.

"Come si fa a morire per rincorrere il proprio sogno?", si legge sulla pagina Facebook "Gli eroi dello sport". In molti hanno scritto messaggi di cordoglio e si sono stretti attorno al dolore della famiglia della giovane atleta. "Non ci sono parole", scrivono in molti, "Una notizia tremenda".