Irina Krupovich, popolare influencer nel mondo del ciclismo con oltre 60mila seguaci su Instagram, ha raccontato con toni critici la sua recente esperienza in bicicletta in Sardegna.

L'influencer: 'Gli automobilisti sono fuori di testa'

Nonostante abbia riconosciuto la bellezza del mare e dei paesaggi dell’isola, Krupovich è rimasta fortemente delusa dalla scarsa cultura ciclistica locale e dal comportamento degli automobilisti, giudicandoli particolarmente pericolosi ed irrispettosi, in un suo recente video ha scritto chiaramente: “Tornerò per il mare, mai più per andare in bici.

Gli automobilisti sono fuori di testa, uno di noi è stato investito e una donna si è fermata in mezzo alla strada per insultarci”: questa la denuncia di Irina Krupovich su Instagram.

Durante il viaggio, Krupovich ha sottolineato che uno dei membri del suo gruppo è stato addirittura investito, mentre lei stessa ha vissuto episodi di tensione con automobilisti, tra segnali incomprensibili, insulti e gestacci. Attraverso i suoi video e post sui social ha dichiarato: “Il mare della Sardegna è meraviglioso, ma pedalare qui è un vero incubo. Ci tornerò solo per le spiagge, non per la bici”. Le sue affermazioni hanno provocato numerose reazioni tra i follower, comprese critiche e insulti sotto ai suoi post, dove ha ribadito l’importanza di rispettare le regole fondamentali per una convivenza sicura tra ciclisti e automobilisti.​

Dopo aver scatenato un vespaio di polemiche sotto al primo video di denuncia su quanto accaduto, l'influencer ha voluto precisare alcune cose con un altro reel.

Ha infatti così commentato: "Sì, pedalare in fila indiana è un requisito di base, ma amici, la questione non è mai così semplice quando gli automobilisti non rispettano il minimo di 1,5 metri per il sorpasso, non rallentano o non sorpassano in sicurezza — e questo è molto pericoloso . Per garantire sorpassi sicuri, a volte dobbiamo spostarci leggermente verso il bordo della strada quando la situazione lo permette. Si chiama condividere la strada. Grazie per la vostra pazienza e rispetto".

Attaccata fortemente per aver criticato il fatto di non poter pedalare tranquillamente sulle strade della Sardegna ha così commentato: "Riguardo il mio commento “MAI PIÙ” ciclismo in Sardegna. La Sardegna ha un potenziale incredibile per il turismo ciclistico in ogni stagione!

Tuttavia, alcune strade e certi automobilisti locali non valorizzano ancora questa opportunità. La mia critica non è verso le persone o l’isola, ma verso le condizioni che rendono alcuni percorsi insicuri per i ciclisti!".

Chiudendo poi la questione dando anche positività: "Spero che queste parole arrivino a chi può davvero fare la differenza. Ho ricevuto molti messaggi da ciclisti locali che confermano che questo è il problema. Pedalare in sicurezza e godersi il viaggio dovrebbe essere possibile per tutti".