Non potremo seguire Miss Italia 2013 in Televisione, questo almeno era quello che pensavamo sino a qualche giorno fa dopo aver scoperto che le reti Rai non hanno più alcuna intenzione di mandare in onda il famoso concorso di bellezza. Un concorso tanto importante e tanto longevo come Miss Italia però non poteva di certo rimanere a lungo senza una dimora adeguata, ed ecco allora che se la Rai non lo vuole Mediaset è pronta invece ad accoglierlo.


Le voci di questo nuovo ed importante sodalizio tra Miss Italia e Mediaset arrivano dal settimanale di Gossip Chi diretto da Alfonso Signorini. Su Chi leggiamo infatti che hanno avuto luogo "fitti colloqui nelle ultime settimane tra Patrizia Mirigliani e i responsabili di Mediaset. L'intento da entrambe le parti sarebbe quello di non far morire il programma Miss Italia, mantenendo invariato il format con cinque prime serate, finalissima compresa, e cercando nel frattempo un forte sponsor, che possa garantire i ricavi necessari per coprire le spese di una delle kermesse più antiche d'Italia".


La notizia di sicuro non sarà ben accolta dalla Rai. Ma, come dice il famoso proverbio, non è certo possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca, la Rai dovrà quindi farsene una ragione. E che cosa dirà Laura Boldrini di questa migrazione di Miss Italia? Come ben sappiamo infatti Laura Boldrini era più che favorevole alla cancellazione di Miss Italia dal palinsesto televisivo, lei che in questo periodo si sta battendo per fare in modo che l'immagine delle donne in televisione cambi.


È vero che qualche cambiamento sarebbe necessario, è vero che spesso l'immagine delle donne non è rispettosa dei loro diritti e della loro intelligenza. Ma davvero pensiamo che la cancellazione di Miss Italia sia la soluzione giusta a questo problema? Miss Italia è un concorso di bellezza che tutti gli italiani amano seguire  che da anni ci accompagna alla scoperta delle bellezze nostrane, un concorso che non ha mai fatto del male a nessuno e che dopotutto non ha mai scatenato polemiche eccessive. Perché allora cancellarlo?