I premi della 70^ Mostra del Cinema di Venezia sono stati assegnati e il vincitore di questa edizione 2013, dopo ben 15 anni, torna ad essere un film italiano: "Sacro GRA" per la regia di Gianfranco Rosi. Il film è in realtà un documentario, tutto dedicato al coacervo umano e alle vite che si intrecciano ai bordi del Grande Raccordo Anulare, la famosa autostrada-tangenziale romana generalmente nota ai più per il traffico selvaggio.

L'ultimo film italiano a vincere un Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia era stato "Così ridevano" di Gianni Amelio, il quale era presente all'edizione 2013 con un altro film, "L'intrepido".

I film italiani in concorso erano in tutto tre (qui le rispettive trame) e "Sacro GRA" non è stato l'unico di questi a ricevere un riconoscimento, benché abbia a conti fatti ricevuto il più importante.

Anche "Castellana Bandiera" di Emma Dante, il terzo film italiano in concorso, è stato premiato: la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è infatti andata a Elena Cotta, l'ultra-ottantenne co-protagonista, esperta attrice di teatro e televisione.

Ma i premi alle produzioni italiane non sono finiti qui. Nell'àmbito del "Premio Orizzonti", il riconoscimento per la miglior regia è andato a "Still Life" di Umberto Pasolini, la storia di un uomo il cui lavoro è provvedere alle sepolture di coloro che sono morti ma che hanno parenti introvabili: come ha riportato lo stesso regista, una riflessione sulla "morte in solitudine" e sul "valore della vita vissuta, in particolare della vita di coloro che passano inosservati".

Un buon risultato per l'Italia, dunque, il cui cinema d'autore ultimamente è spesso dipinto come agonizzante, ma che evidentemente sa invece dare vita a realizzazioni interessanti che rendono onore al potere visivo e comunicativo della settima arte.