La storia narrata sui libri è avvincente, e lo è ancora di piùquando le informazioni tramandate fino ai giorni nostri compongono un puzzleper trasportarci nel passato attraverso le immagini. Un ritorno alle originiricostruito dalle cose che traducono il fare e il sentire di un popoloscomparso. Arte e artigianato dell'epoca pompeiana, quando la vita degliabitanti fu travolta dall'eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.c. rivivenella prima cinematografica "Pompei", il 25 e 26 novembre 2013 nelle sale italianecon distribuzione Microcinema.

Fuoco e lava, un magma distruttivo, ha lasciato repertiarcheologici preziosi custoditi in uno dei più grandi e importanti musei delmondo.

Il British Museum, diretto da Neil MacGregor, con la mostra Life anddeath in Pompeii and Herculaneum, presenta sulla base della mostra, una prima assoluta, il film cheracconta la vita e i costumi del popolo campano nei giorni prima e nelle oredel disastro.

L'eruzione del vulcano, secondo la trama del film, si svolge nellacompleta inconsapevolezza degli abitanti, quando lampi di luce e fuocosorprendono gli abitanti in preda al proprio stato d'animo, felici, sereni,disperati e indifferenti nello scorrere quotidiano della vita, vengono travoltida un oceano di cenere e lapilli, un fiume di lava che inonda tutto. Si è persocosì, nel fuoco, un tratto di costume della civiltà mediterranea, cancellatadalla potenza della natura, che ha lasciato solo la speranza della bellezza dariconquistare.

Ad allietare le immagini del film, poesia, musica, oggettiquotidiani e testimonianze dell'epoca, di una civiltà in preda all'abbandonodelle istituzioni del bel paese, ma sapientemente confezionata dagli inglesi inchiave contemporanea. Gli scavi di Pompei ed Ercolano rappresentano un progettodi valore culturale e umano immenso mondiale, rilanciato dal Grande progettoPompei dal Governo italiano con il decreto legge n.

31/2011 (art.2) perl'istituzione di interventi di tutela, conservazione, prevenzione, manutenzionee restauro, e riqualificazione entro dicembre 2015. Il progetto è finanziato surisorse di 105 milioni di euro tra fondi Fesr e nazionali in seguito alladecisione comunitaria n. C (2012) 20154 del 29 marzo 2012.