Da poche ore sono ufficialmente chiuse le iscrizioni ai test d'ingresso per poter avere accesso all'università desiderata e compiere così un percorso di studio che, si spera, possa portare a lavorare in futuro nell'ambito prescelto. La novità che colpisce maggiormente è che quest'anno le iscrizioni all'anno accademico 2014/2015 sono state anticipate di tanto tempo rispetto alle annate precedenti.

Il termine ultimo, infatti, per poter tentare l'ingresso nell'università era quello del 18 marzo 2014, data entro la quale dovevano essere pronte oltre all'iscrizione "cartacea", anche le quote in denaro da versare per poi prendere parte ad aprile ai test delle facoltà a numero chiuso più "quotate" dagli studenti come architettura, medicina e chirurgia o veterinaria.

Un altro dato fondamentale da aggiungere alle novità di quest'anno è che sono notevolmente diminuiti i posti disponibili ad accogliere gli studenti nelle università a numero chiuso; ad architettura, ad esempio, rispetto allo scorso anno ci sono circa 1100 posti in meno, così come a medicina dove dai circa 10.150 posti del passato se ne contano oggi solo 9.983,cioè 200 in meno.

Dai primi rilevamenti fatti dopo la chiusura delle richieste di iscrizione, emerge una forte diminuzione delle domande da parte delle aspiranti matricole, circa il 20% in meno rispetto agli anni precedenti. Le facoltà che registrano un maggiore calo sono architettura (-32%) e medicina (-17%).

Tante possono essere le cause che hanno spinto i giovani maturandi a non voler nemmeno provare ad entrare nelle varie università.

I motivo più credibile è una specie di "protesta" rispetto ad uno spostamento di parecchi mesi della data in cui gli studenti dovranno affrontare queste verifiche. Per la prima volta quest'anno, infatti, i test universitari si svolgeranno prima ancora dell'esame di maturità, per la precisione si terranno quasi tutti nel mese di aprile (nel periodo compreso tra l'8 e il 29 aprile).

Quest'accavallamento di date può aver scoraggiato molti giovani dall'iscriversi all'università perché già troppo presi e stressati dal tanto studio che richiede la maturità.

Ci sono state, a questo proposito, numerose proteste studentesche per chiedere al Ministro dell' Istruzione Stefania Giannini di modificare il calendario dei test proprio perché si sovrapponevano ad altri importanti impegni scolastici; la risposta delle istituzioni è stata che le verifiche di accesso sono state spostate da settembre ad aprile per permettere ai maturandi di sapere già ad ottobre se potranno far parte o meno dell'università desiderata e non far perdere, di conseguenza, un anno accademico a coloro che non riescono a rientrare del numero chiuso di molte facoltà.

A primo impatto tutti questi cambiamenti non sembrano esser stati apprezzati dagli studenti che hanno dovuto, per vari motivi, rinunciare ad una chance importante per il loro futuro. Ma siamo davvero sicuri che questa sia la strada giusta? In un periodo come quello che stiamo vivendo questa situazione, forse, servirà soltanto ad allontanare i giovani anche dallo studio.