Il 2 giugno 1981 moriva, all'età di 31 anni, il cantautore Rino Gaetano schiantandosi con la sua Volvo contro un camion in Via Nomentana a Roma. Si spegneva così per sempre la voce, l'ironia, l'allegria del più originale artista del panorama musicale italiano.

Sono trascorsi 33 anni da quella tragica mattina ma nel cuore di chi lo ha conosciuto e ama la sua musica e le sue canzoni immortali e ancora  attuali, il  ricordo è ancora vivo. Il 2 giugno, come accade ormai da qualche anno,ci sarà un raduno speciale per ricordare e commemorare un artista così particolare e originale, unico, geniale, che aveva il coraggio di esprimere le proprie idee  e di parlare di denunce sociali mettendole in musica con  messaggi chiari e precisi, nascosti dietro falsi "nonsense" e motivi orecchiabili.

Amici, artisti e fan, provenienti da tutta Italia, si incontreranno, insieme alla sorella Anna, al cimitero del Verano dove Rino riposa al  riquadro n. 119, piano terra, cappella V, loculo 10 e porteranno fiori,intoneranno le sue canzoni, lasceranno un pensiero sul quadernetto posto su un tavolino di fronte la lapide.

Alle 21, In Piazza Sempione, La Rino Gaetano band, la cover band ufficiale del cantautore composta fra gli altri da Alessandro il  nipote di Rino e Marco Morandi  figlio del celebre Gianni, darà il benvenuto agli oltre 10.000 fan che raggiungeranno  la capitale per omaggiare il cantautore che manca a tutti gli affezionati della sua musica e che, con le sue canzoni, non solo diverte ma fa soprattutto riflettere.

Il concerto avrà anche  uno scopo benefico perché il ricavato andrà ai bambini malati di cancro  sostenuti dall'Associazione PeterPan Onlus. Oltre la RGB, a ricordare Rino Gaetano ci saranno fra gli altri, il comico Pino Insegno, Enrico Gregori, amico storico di Rino e Giovanni Tommaso che con Gaetano e Cocciante suonò nel progetto Q-concert qualche mese prima della tragica scomparsa.

Rino Gaetano è il cantautore dei giovani e non solo di chi  lo ascoltava e ammirava quando era ancora fisicamente tra noi. Come profetizzò egli stesso ad un suo concerto del 1979: " Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni..."