Papa Francesco nell'udienza generale domenicale in Piazza San Pietro, dello scorso 17 novembre 2013 in conclusione dell'Anno della Fede, ha distribuito ai fedeli presenti una "medicina spirituale" di 59 grani in una scatoletta bianca col disegno rosso di un cuore e delle scritte blu. Il rimedio sponsorizzato dal pontefice era un rosario confezionato esattamente come un medicinale e accompagnato con un bugiardino per illustrarne le prescrizioni d'uso ovvero le indicazioni su come recitare la coroncina della Divina Misericordia promossa da Santa Faustina Kowalska. La nota emittente televisiva della Conferenza Episcopale Italiana "Tv 2000", a partire dalla settimana successiva, ha iniziato a trasmettere la recita di questa preghiera ogni giorno alle ore 14.50 dalla chiesa romana "Spirito Santo" in Sassia dove è custodita una grande immagine di Gesù Misericordioso e una reliquia di colei che ha iniziato a propagarne la devozione. Suor Faustina ha scritto nel suo diario che si può acquistare in qualunque libreria religiosa di avere avuto diverse visioni mistiche e in quella dell'anno 1935 ha visto un angelo che doveva eseguire l'ira divina sull'umanità ma non lo ha fatto grazie a una preghiera, ispirata da Dio nel suo cuore, che ancora oggi viene ripetuta dai fedeli. Il giorno successivo la religiosa entrando in cappella come faceva solitamente ha sentito la voce di Gesù che gli diceva:"Questa preghiera serve a placare la Mia ira. La reciterai per nove giorni con la comune corona del rosario nel modo seguente: prima il Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Credo; poi sui grani del Padre Nostro dirai le parole seguenti: Eterno Padre, ti offro il Corpo e il Sangue,l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero. Sui grani delle Ave Maria reciterai le parole seguenti: Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Infine reciterai tre volte queste parole: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mondo intero" (Diario, 476). Gesù le ha promesso che chi reciterà questa preghiera otterrà grazie numerose, la Sua Misericordia in punto di morte e la salvezza delle persone agonizzanti. L'origine dell'immagine di Gesù Misericordioso è stata ispirata da una sua apparizione alla santa nel febbraio 1931. Ella ha scritto nel suo diario di avere visto il Signore che indossava di una veste bianca da cui uscivano due grandi raggi, uno rosso cioè il sangue che rappresenta la vita delle anime e l'altro pallido simbolo dell'acqua che le giustifica e una mano alzata per benedire l'umanità mentre l'altra era messa sul suo cuore. La santa ha scritto poi di avere ricevuto da Cristo l'invito a dipingere l'immagine vista con la scritta in basso: "Gesù confido in Te!" e la sua richiesta che fosse solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua che avrebbe dovuto essere dedicata alla Divina Misericordia. Grazie agli sforzi del confessore di suor Faustina don Michele Sopocko nei giorni 26-28 aprile 1935 l'immagine del Salvatore Misericordioso è stata esposta per la prima volta nella finestra della cappella di "Ausros Vartu a Vilnus. San Giovanni Paolo II ha incentivato questo culto istituendo la festa della Divina Misericordia la seconda domenica dopo Pasqua perché era profondamente convinto della necessità di sviluppare una tale devozione al fine di ottenere la pace nel mondo e il giorno della sua morte, il 2 aprile 2005, è capitato provvidenzialmente alla vigilia di questa solennità.