Presso la Rocca Roveresca di Senigallia sino al 18 gennaio 2015 è possibile ammirare le cinquanta foto di Leo Matiz, fotografo di fama internazionale, nato ad Aracataca, la Macondo descritta da Gabriel Garcìa Màrquez, ma soprattutto noto per le foto dedicate alla pittrice Frida Khalo e Diego Rivera. La mostra dal titolo 'La fotografia come racconto' offre cinquanta scatti sensazionali che ritraggono accanto alla bellissima Frida Khalo, altri grandi protagonisti della scena politica e artistica dell'America Latina conosciuti e frequentati dal fotografo .

Vediamo scorrere le foto di Che Guevara, Neruda, Siqueiros, e personaggi del popolo e dive dello spettacolo, sugli scenari magnifici del Messico degli anni quaranta . La presenza di tali foto a Senigallia non è nata per caso, ma per il grande amore che la figlia del fotografo, Alejandra Matiz, responsabile della Fondazione Leo Matiz, aveva per l'artista Giacomelli. Molti furono i viaggi compiuti dalla donna nello studio di Giacomelli, che sancirono un importante sodalizio, e grazie a questo che le foto ora fanno bella mostra di sé presso la Rocca Roveresca. Per mezzo di tale mostra curata da Carlo Emanuele Bugatti direttore del Musinf e dall'archittetto Gianni Volpe è stato pubblicato un bel catalogo dell'opera dell'artista messicano, realizzato anch'esso da entrambi gli studiosi.

La vita di questo importante fotografo colombiano è stata di per sé una grande avventura, trasferitosi dal 1940 al 1948 in Messico, diventa amico della pittrice Frida Khalo e dell'artista Rivera. Tutte le foto realizzate nascono da una profonda amicizia che li legherà per molti anni. La sua attività molteplice, oltre che fotografo è stato gallerista, caricaturista, pittore, attore ed editore gli ha permesso di frequentare anche l'ambiente del Cinema e conoscere grandi attori del momento, sino al grave incidente agli occhi che lo costrinse all'immobilità per quasi dieci anni.

Un esempio di creatività miracoloso, perché anche dopo i dieci anni di inattività volle riprendere il suo lavoro e lavorò sino alla fine

Una mostra da vedere. Il costo del biglietto è di due euro e ogni prima domenica del mese vi è la gratuità, inoltre è gratuita per i minori di 18 anni. Va ricordato che nella stessa location è in atto anche la mostra sulle maioliche del '500 dal titolo 'Lacrime di smalto'