A conclusione di un 2014 dedicato ai 100 anni di Charlot da Cineteca Bologna, atto conclusivo di una serie di eventi organizzati durante tutto il corso dell'anno, all'interno della rassegna " Il Cinema ritrovato", torna in sala, per tutto il mese di dicembre, nella versione restaurata dalla stessa Cineteca di Bologna, Tempi moderni. Il film con cui Charlie Chaplin disse addio al Vagabondo e al cinema muto. Insieme al film sono arrivati anche il dvd della nuova versione e in libreria l'unico romanzo scritto da Charlie Chaplin. Nel restauro del film, ennesimo encomiabile lavoro di Cineteca Bologna, è incisa anche una nuova colonna sonora, che era stata composta all'epoca dallo stessa regista e fino ad ora la famiglia non aveva mai concesso che l'incisione originale del film fosse sostituita.
Tempi Moderni - Un cult assoluto. Il film di addio di Charlot. Il saluto agli spettatori in quel finale incantevole e carico di speranza dove il Vagabondo si allontana definitivamente, verso un futuro che resta incerto, ma non più da solo: ci saluta innamorato, in compagnia di una luminosa ragazza: è il volto di Paulette Goddard, compagna di Chaplin per otto anni anche nella vita. Proiettata la prima volta il 5 febbraio 1936, sette anni dopo l'inizio della grande crisi del 1929, è un'opera che affronta con ironia il tema del lavoro, all'epoca dell'alienazione in fabbrica. L'idea per la sceneggiatura era venuta infatti all'autore dopo una visita agli stabilimenti della Ford. Charlot che avvita convulsivamente, a ritmo sempre più frenetico, bulloni.
Charlot alienato dai gesti ripetitivi e quasi schiacciato da giganteschi ingranaggi. L'atteso momento di riposo della pausa pranzo per tutti gli operai privato a Charlot perché prescelto per sperimentare la macchina automatica da alimentazione. Charlot esaurito e anche carcerato. E' anche possibile vederci uno Charlot per certi tratti attuale, Moderno come da titolo: Chaplin disoccupato.
La recessione che attanaglia il paese, la chiusura delle fabbriche e la conseguente perdita del lavoro generano uno stato diffuso di povertà. All'epoca come adesso. L'invito è in sala, fino al 31 dicembre 2014.