Durante la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, tenuta a Paestum, non si poteva non parlare dell'Expo. La borsa è una manifestazione che da diciassette anni ruota intorno ad un unico tema centrale, il turismo, ed un evento come quello che si terrà a Milano il prossimo anno e che stima un numero di visitatori nazionali e internazionali elevatissimo, non poteva di certo passare inosservato. Il tema della conferenza, tenuta nel museo archeologico di Paestum durante la prima giornata di lavori della Borsa del Turismo, non è stato solo l'evento Expo fine a se stesso ma anche l'opportunità che esso deve e può significare per l'Italia intera.

Marina Geri, direttrice Marketing e Commerciale del Padiglione Italia dell'Expo, fa il punto della situazione, anticipando, dati alla mano, che sono previsti 22 milioni di visitatori e 147 paesi partecipanti ufficiali "Praticamente tutto il mondo sarà a Milano". La direttrice tiene comunque a precisare che "Expo è una grande vetrina il cui sito espositivo è l'Italia: la città di Milano è solo la sede logistica".

La maggior parte dei turisti che si prevede arriveranno nel nostro paese saranno soprattutto extraeuropei, questo comporterà il fatto che, in media, si tratterranno in Italia più a lungo "Almeno una settimana, nella quale, ci auguriamo, avranno l'occasione per visitare più di una città italiana".

Per i turisti stranieri sicuramente il primo punto di forza che viene riconosciuto all'Italia è l'immenso patrimonio artistico e culturale, seguono le bellezze naturali e naturalmente la cucina, che è anche il tema centrale dell'Expo. "La cultura entra a pieno titolo nel tema enogastronomico semplicemente perché è cibo per la mente".

Padiglione Italia di Expo dovrà ospitare, nei suoi 935.593 metri quadrati, il connubio cibo cultura, mettendo in mostra le eccellenze italiane e puntando ad un turismo di qualità attraverso percorsi mirati che stimolino chi viene a Milano a continuare la visita di tutto lo stivale, alla scoperta di ciò che ha visto in 'assaggio' nel padiglione.

"Anche la Campania sarà presente e occuperà una delle aree più importanti, oltre che con i suoi eccellenti prodotti alimentari anche con le sue tradizioni e la sua cultura" tiene a farci sapere Marina Geri. La ricetta per migliorare il turismo in Campania ci viene offerta da una ricerca commentata da Salvio Capasso, dell'istituto Studi e Ricerche per il Mezzogiorno: "Occorre trovare un equilibrio tra innovazione e conservazione, professionalizzare le risorse e migliorare l'immagine del territorio" mentre la soluzione prospettata da Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria, è l'organizzazione spaziale e temporale dell'offerta turistica al sud "Oggi il tempo per chi viaggia è più importante del denaro: attraverso nuove imprese che facciano rete bisognerebbe guidare il turista nella scoperta di più itinerari possibili". Da Paestum si assegna all'Expo l'ardua missione di valorizzare il Mezzogiorno d'Italia.