Il disegnatore aleXsandro Palombo decide di dedicare il suo ultimo lavoro all'olocausto. La shoah si ricorda nella giornata del 27 gennaio rinominata la 'Giornata della memoria'. In tutto il mondo si ricorda il periodo della seconda guerra mondiale che è costato la vita a milioni di persone di religione ebraica. Un periodo che anche Angela Merkel ha definito come una vergogna per la Germania. Ora anche l'arte si rifà avanti e con le nuove metodologie al motto di 'Never Again' per sensibilizzare il mondo.

L'idea è quella di riuscire a toccare l'animo delle persone sfruttando un emblema dell'olocausto com'è la figura di Anna Frank e la famiglia più bizzarra della Televisione mondiale, I Simpson.

Entrambi i soggetti sono ridisegnati in forme differenti rispetto a quelle in cui siamo abituati a vederli solitamente. Così il cartone animato più irriverente della televisione che spesso ha lanciato attacchi diretti alla politica e alle associazioni economiche mondiali diventa mezzo di sensibilizzazione. La satira dei Simpson diventa grazie alla penna di aleXsandro Palombo monito per ricordare alle generazioni che verranno e a quelle che affrontano un periodo storico difficile ciò che è successo.

La famiglia Simpson viene ritratta sui binari di Auschwitz in attesa di essere deportata e con le mani sollevate e i mitra nazisti puntati alle spalle. 'Never Again' come spiega lo stesso autore, secondo quanto riportato da TgCom24, è un monito di sensibilizzazione per spiegare con grande sensibilità ma senza filtri a tutti ciò che ha significato l'olocausto.

Diventa così emblematica l'immagine di un Homer Simpson morente e pelle ossa che muore tra le braccia di Marge mostrando come l'olocausto ha demolito l'uomo e l'umanità.

Tra i protagonisti abbiamo anche una Anna Frank stilizzata in formato fumetto. Ricordiamo che la giovane di religione ebrea è diventata uno dei simboli più vivi e forti dell'olocausto. Personalità che in questo contesto al motto del 'Never Again' punta a far in modo che non si dimentichi cio che è successo in quel terribile periodo.