Una retrospettiva, allestita alle Scuderie del Quirinale, a Roma, curata da Ester Coen e prossima al debutto (apre i battenti il prossimo 5 marzo), ricostruisce, attraverso più di cento opere, la passione di Henri Matisse per l'Oriente e l'incontro non solo con i luoghi a est del suo baricentro, ma anche con l'Arte levantina, le decorazioni islamiche, il gusto estetico di un universo altro rispetto all'alveo occidentale nel quale il pittore, disegnatore e incisore francese s'è formato.
È risaputa la seduzione che il viaggiare esercitò su Matisse, che fu sospinto, quasi da una smania elettiva, verso est o verso luoghi comunque disseminati di resti di un'antica presenza orientale: la Spagna araba, l'Italia bizantina, la Russia delle icone ortodosse. E poi ancora il Maghreb, l'Algeria prima, il Marocco poi. In Marocco Matisse tornò due volte, la prima accompagnato dalla moglie-factotum Amélie e la seconda da solo, e proprio in Marocco realizzò il celebre ritratto di Zorah, una giovane prostituta, rappresentata sulla terrazza del bordello in cui viveva come una reclusa: una scelta obbligata dal momento che secondo il Corano non si può catturare l'immagine di donne musulmane libere, ma non vi è nessuna obiezione se si tratta di prostitute.
Dell'arte orientale Matisse amava la ricchezza decorativa, i preziosismi, i motivi geometrici e calligrafici come l'arabesco, di cui s'appropriò come fosse il codice segreto di una lingua privata che riduceva la natura a sogno stilizzato, affrancandola dalla sua consistenza plastica e dai lacci della 'dimensionalità' e della prospettiva. Il mondo diventava così una superficie infinita da effigiare, un velo sterminato da ricamare, con graffiature minime e sublimi, la crittografia del suo universo interiore e onirico.
Arabesque. Matisse, Scuderie del Quirinale, Roma, dal 5 marzo al 21 giugno 2015.
Prezzo del biglietto intero: 12 euro. Prezzo ridotto: 9,50 euro. Prezzo ridotto per età 7-18: 6 euro. I bambini d'età inferiore ai sei anni non pagano.
Orari aperture: domenica-giovedì, 10-22. Venerdì e sabato, 10-22,30.