Anche il Presidente del Senato Pietro Grasso ha voluto ricordare e premiare il grande cantautore calabrese Mino Reitano che, puntualmente il 27 gennaio (data della sua scomparsa) di ogni anno, il fratello Gegè commemora, organizzando al Teatro "F. Cilea" di Reggio Calabria il Memorial dedicato Mino Reitano. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Memorial ha riscosso come sempre uno splendido successo e una grande partecipazione di pubblico, sia per il grande affetto che la gente di Calabria ha nei confronti del cantautore calabrese scomparso, sia per gli ospiti di eccellenza che si sono esibiti durante la manifestazione canora presenziata della splendida Madrina Giuy Versace, calabrese doc come Beniamino.

Purtroppo, la "medaglia premio" raffigurante Palazzo Madama e spedita su disposizione del Consigliere parlamentare, Elena Griglio all'indirizzo del Presidente dell'Associazione Culturale e Musicale "La vita è così" Gegè Reitano è stata recapitata ad Agrate Brianza (Comune di residenza della grande famiglia Reitano) con qualche settimana di ritardo rispetto all'encomio dalla Presidenza della Camera dei Deputati, giunto con puntualità a Reggio Calabria prima dello svolgimento del Memorial.

Pur non essendo stato consegnato rigorosamente nei tempi necessari, il premio di riconoscimento assegnato dalla Presidenza del Senato in memoria del grande artista Mino Reitano, non perde certamente il suo grande valore Istituzionale che, facendo coppia con il contributo della Presidente della Camera Laura Boldrini, suggella un riconoscimento importante e lusinghiero nei confronti di un grande artista come Mino Reitano, riconosciuto e stimato in tutto il mondo per le sue grandi capacità professionali e per le sue innegabili doti umane.

Apprezzato in vita dai critici più severi per il suo straordinario talento per la musica, Mino Reitano non si è mai montato la testa, rimanendo sempre attaccato rigidamente e rigorosamente ai valori fondamentali della famiglia e dell'amicizia sincera e mai forse ha pensato di poter un giorno essere premiato, addirittura contemporaneamente dalle due più alte cariche dello Stato, dopo di quella del Presidente della Repubblica.