Il regista francese di origini lituane Michel Hazanavicius, come nel caso del suo film più acclamato, quel 'The Artist' che gli valse svariati premi europei e un Oscar, riavvolge la linea del tempo e questa volta ritorna ad un'opera del 1948, 'Odissea tragica' del regista austriaco naturalizzato statunitense Fred Zinnemann, cui s'ispira per realizzare il suo ultimo film in questi giorni nelle sale italiane: si tratta di 'The Search", lungometraggio dai molti intrecci che recupera la memoria recente del secondo conflitto ceceno (siamo nel 1999) e consegna allo spettatore, tracimante di spunti e ambizioni, uno squarcio di barbarie, ricavato con piglio ibrido, tra intenzione neorealista e sbandamenti melodrammatici, confermando l'interesse del regista per l'indagine sulla storia recente (già nel 2004 aveva realizzato un film sul genocidio in Rwanda) e la sua motivazione civile, la voglia di scuotere le coscienze e attirare l'attenzione sull'ordinaria amministrazione di violenze atroci e invisibili.
La trama - Il piccolo ceceno Hadji (interpretato da Abdul Khalim Mamutsiev) assiste dalla finestra all'esecuzione dei suoi genitori, uccisi a sangue freddo da alcuni soldati russi. Non visto, il bambino, nove anni, riesce a scappare, portando in salvo anche il fratellino neonato, successivamente abbandonato sulla soglia di una casa di campagna. Hadji raggiunge un istituto per ragazzi da cui poi, insofferente, scappa, finendo per incontrare Carole (Bérénice Bejo, musa e compagna del regista), funzionaria per conto dell'Unione Europea nel campo dei diritti umani. La donna accoglie il bambino in casa propria e cerca d'infrangere la cortina di mutismo e apatia che il piccolo sembra aver innalzato.
Nel frattempo, Raissa, la sorella maggiore di Hadji, sopravvissuta al massacro della famiglia, si mette alla ricerca dei due fratellini più piccoli, sognando di emigrare negli Stati Uniti. Le vicende parallele dei due fratelli ceceni s'intersecano con la storia di Kolia, un ventenne russo che viene trovato in possesso di una modesta quantità di droga.
Per evitare il carcere, accetta di arruolarsi e combattere nel conflitto ceceno, scoprendo, attraverso la brutalità animalesca della sua educazione militare, la gratuità del dolore e la natura inspiegabile del male.