Il 3 aprile sono stati resi noti i nomi dei 26 partecipanti al Premio Strega 2015, la prima edizione consacrata alla bibliodiversità. Cosa significhi questa espressione non è dato saperlo, ma nelle intenzioni dell'organizzazione sta a indicare l'apertura del premio alle piccole e medie case editrici. Sull'argomento era già nata una polemica che l'autore Luca Fadda riassunse in una campagna/hashtag denominata #StregaDigitale, che avrebbe voluto sensibilizzare il mondo editoriale sulla parificazione tra e-book e libro cartaceo al pari di #unlibroèunlibro, campagna/hashtag lanciato dall'AIE.

Questo anche per l'elevato numero di copie cartacee richieste ai candidati, ovvero 500 copie da regalare agli amici della domenica per la valutazione delle opere. Uno sforzo notevole che un piccolo editore affronta nella speranza di poter rientrare delle spese con le vendite legate alla visibilità del proprio titolo a livello nazionale. Una scommessa, insomma, perché in effetti non c'è riscontro assoluto tra presenza del titolo nella rosa dei partecipanti e aumento delle vendite. Forse questo poteva avvenire con i grandi gruppi editoriali, ma avrà lo stesso effetto sui piccoli editori che si sono presentati quest'anno? Solo il tempo e la sincerità sui dati di vendita potranno darci risposta.

Dall'elenco presente sul sito del Premio Strega è evidente che sì, è stata riservata una fetta considerevole alla piccola editoria, quel che è meno chiaro è sempre il concetto di bibliodiversità. Per quanto si possa riscontrare una effettiva apertura alla piccola editoria, resta la sensazione che in realtà non ci sia una vera apertura al mercato italiano del libro.

Infatti le candidature provengono sempre dalle indicazioni degli amici della domenica, il gruppo storico che sarà poi chiamato a giudicare i Libri in concorso. Esattamente come accadeva fino alla scorsa edizione. Verrebbe da chiedersi, a questo punto, se prima ci fossero dei veti o delle rigide imposizioni in merito ai libri da selezionare.

Se quest'anno non è cambiato il sistema di selezione (due amici della domenica che presentino uno stesso titolo), l'unica possibilità è questa. Ovvero che fino all'anno scorso dal Premio Strega fossero tassativamente banditi i piccoli editori.

In ogni caso, in attesa del 23 aprile (giornata mondiale del libro), la lettura è partita. Entro il 16 aprile verranno selezionati e resi noti i 12 titoli per i quali inizierà il vero concorso. Poi il 10 maggio ci sarà la prima votazione e verrà resa nota la cinquina finalista. Ricordiamo però che la cinquina potrebbe essere allargata anche a un sesto finalista, nel caso in cui non fosse presente un libro edito da un piccolo editore. Infine il 2 luglio, dopo la seconda votazione, verrà reso noto il nome del vincitore dell'edizione 2015 del Premio Strega.