È appena terminata l'ultima edizione del Festival del Cinema di Cannes 2015, lasciando l'amaro in bocca ai rappresentanti del cinema italiano, presenti alla manifestazione con ben tre film. I premi da assegnare dalla giuria, presieduta dai fratelli Ethan e Joel Coen, erano sette: Palma d'oro, Grand Prix, Prixde Jury, miglior Regia, miglior Attore/Attrice, e migliore Sceneggiatura. I film italiani in gara erano: Il racconto dei racconti, di Matteo Garrone, Mia Madre di Moretti e infine Youth la Giovinezza, di Paolo Sorrentino.

Già dal primo pomeriggio erano state diffuse alcune indiscrezioni, secondo le quali le pellicole italiane non rientravano tra i film premiati, seppur durante le rispettive presentazioni ufficiali, le stesse, erano state applaudite lungamente, arrivando a incassare fino a 15 minuti consecutivi di applausi, come nel caso della proiezione del film di Sorrentino, probabilmente il più apprezzato tra i lavori italiani presenti.

Anche la critica si era espressa positivamente, in particolar modo, in favore del film prodotto da Nanni Moretti; tutti e tre i film italiani saranno proiettati anche nelle sale cinema di numerosi paesi stranieri. La giuria però, ha voluto premiare il film drammatico "Dheepan", del regista francese Jacques Audiard. La pellicola racconta la fuga da un paese in guerra, lo Sri Lanka, di un ex-soldato Tamil, insieme a una donna e una bambina. I tre affronteranno un lungo viaggio che li porterà fino a Parigi, dove cercheranno di costruirsi una vita insieme. Il regista francese, che ha esordito alla regia nel 1994 con la presentazione del film "Regarde les hommes tomber", era già stato insignito di altri due premi: quello per la migliore sceneggiatura nel 1996, con il film "Un heròs très discret", e il Grand Prix Speciale della Giuria del 2009, con la pellicola "Un prophète".

Nessun riconoscimento invece per un altro film francese tanto atteso "Valley of Love, del regista Guillame Nicloux, magistralmente interpretato da Gerard Depardieu.

Il secondo premio in ordine d'importanza, il Grand Prix, è stato aggiudicato al regista laszlo Nemes, per il film "Il figlio di saul", mentre a Hou Hsiao-Hsien, con il film "The assassin", è andato il premio per La Migliore Regia.

Come miglior sceneggiatura, è stato scelto il lavoro di Michel Franco, "Cronic", che è riuscito ad aggiudicarsi il relativo premio. Per quanto riguarda le interpretazioni invece, il premio come Miglior attrice, è stato assegnato ex - equo a Rooney Mara per il film "Carol", del regista Todd Haynes, ed Emanuelle Bercot, per "Mon Roi" di Maiwenn.

La migliore interpretazione è stata giudicata quella di Vincent Lindon, per il film "La Loi du Marche", del regista Stephane Brizè. Infine troviamo il film "The Lobster" di Yorgos Lanthimos, che si è aggiudicato il Premio della Giuria, e "La Tierra y la sombra" di Cèsar Acevedo, premiato con la Camera d'or. Conclude la rassegna "waves 98" di Ely Daghe, che ha conquistato la Palma d'oro al cortometraggio.

Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, ha voluto rilasciare una dichiarazione alla fine della manifestazione: postando un Tweet in internet, ha dichiarato che per l'Italia, seppur non essendo riuscita ad aggiudicarsi nessun riconoscimento, è stato comunque un dovere essere presente al Festival, aggiungendo che Francia e Italia sono insieme il cinema europeo.