Perchè una vittoria così clamorosa, ben nove David di Donatello, per un film verso cui solo a guardare quella locandina non si può che provare un tremito? Non ci sono dubbi, tutti i nove David meritati, giustamente. E che cosa questa storia produce nell'animo dello spettatore? La sensazione che al di là di tanti orpelli, la struttura profonda dell'animo umano sembri inamovibile e sottoposta a condizionamenti secolari.

Perchè Anime Nere ha vinto 9 David di Donatello ?

Sono tre i fratelli di questa storia nera, Luciano, Luigi e Rocco. Tre fratelli legati dal sangue e da un destino tragico.

Dei tre l'unico che non vuole avere contatti con la ndrangheta è Luciano, gli altri due hanno costruito la loro fortuna sul traffico di droga. Il capo è quel Luigi dall'aria perfettina, con grande casa lussuosa a Milano e bella moglie; l'altro, Rocco, è il corriere, che stringe rapporti commerciali con le cosche colombiane e percorre per lungo e per largo l'Europa.

Ma il figlio di Luciano un giorno spara sulla saracinesca di un negozio di un uomo protetto da un clan rivale, il capoclan chiama il padre e gli chiede di rimproverare il figlio, nulla di più. Sembrerebbe un niente, eppure da questo niente si scatena la faida.

Africo, sull'Aspromonte, è il luogo dove si svolge la storia e dove il regista Francesco Munzi gira la maggior parte delle scene, quelle di Milano sono girate nei grattacieli nuovi intorno a Piazza Gae Aulenti.

Già l'abisso profondo tra i due luoghi è metaforico.

Il film è tratto dal Romanzo di Gioacchino Criaco, edito nel 2008

Tutto il film nasce dall'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, edito nel 2008 presso Rubettino, e quello che viene raccontato è la storia di una faida.

Ma al di là della bellezza delle immagini, del commento musicale, della scioltezza del montaggio quello che fa riflettere è l'inamovibilità dell'animo umano, quasi come se sotto una scorza mutevole con le mode e i tempi, albergasse un nocciolo duro che travalica tutto e trascina nella vendetta anche il più pulito, quel Luciano che mai aveva voluto essere coinvolto nei traffici criminali, che a fatica sopportava quelle riunioni di famiglia che erano solo l'occasione per decidere colpi e alleanze criminose, e che ciononostante si vede ammazzare il figlio Leo.

Sottile e tremendamente fatale il tradimento che si consuma alle spalle di Leo. No, non esistono amicizie, chi ti sembra amico ha già preso accordi col capoclan rivale e trama alle spalle.

Nera dunque la storia, ma nero l'animo umano ed i luoghi, contraltare tragico di queste anime, risplendono di luci proprie solo raramente, magari quando vedi un gregge pascolare in primavera sulle spiagge deserte e infinitamente belle della Calabria.

I David vinti risultano essere come miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura, miglior autore della fotografia, miglior canzone originale, miglior musicista, miglior montatore, miglior fonico di presa diretta, miglior produttori.