La più classica delle passioni amorose, quella tra due persone che sembrano radicalmentediverse, è al centro del primo lungometraggiodi Max Croci, regista esperto di corti e finalmente pronto al grande salto: in 'Poli opposti', nelle sale italiane da domani 8 ottobre 2015, Luca Argentero interpreta Stefano, un terapista di coppia reduce da un fallimento matrimoniale, mentre Sarah Felberbaum è Claudia, avvocato divorzista, madre single di un figlio preadolescente. I due hanno i rispettivi studi nello stesso pianerottolo e, loro malgrado, sono costretti ad incontrarsi.

Sarà attrazione (fatale) degli opposti.

La recensione

Nei panni di un uomo sensibile e ferito, equilibrato e gentile, non possiamo immaginare attore più credibile di Luca Argentero, certezza del nostro Cinema e vero gentleman contemporaneo. Nessuno più dilui sa comunicare l'idea di una virilità che non smarrisce mai la capacità di comprensione e un istinto inattaccabile di dolcezza. Nel dare vita a Stefano, il terapista di coppia sofferente per la fine del suo matrimonio, è perfetto e mai fuori parte, in piena sintonia con la sua partner cinematografica Sarah Felberbaum, che ha in consegna il ruolo di una donna in carriera ruvida solo in apparenza. I due, destinati, nonostante le prime resistenze e i conflitti professionali, a piacersi molto,trovano la chimica giusta per raccontare la storia di un amore che nasce dalla capacità di guardare al di là dei contrasti di superficie.

Commedia romantica che asseconda buoni spunti e si incardina su un'idea di cinema di consumoche non sacrifica agli obiettivi commerciali l'eleganza formale, ha come suo unico limite un vizio comune ad altri saggi del gusto cinematografico italiano contemporaneo, un'abitudine a intessere vicende poco aderenti al reale, al limite della verosimiglianza.

Sarebbe bastato scrivere con più cura la sceneggiatura ed evitare certe forzature innaturali per confezionare un genere di film che non stanca mai: ironico, delicato, teso all'ascolto delle imprevedibili simmetrie amorose.