Quando Alda Merini scriveva di Quasimodo 'un patriarca senza mai l'amore dei figli', forse non sapeva cosa sarebbe accaduto a distanza di quasi cinquant'anni dalla morte del Premio Nobel. Il figlio, Alessandro Quasimodo, ha così spiegato la decisione di mettere all'asta la medaglia del Nobel: "Il mio è un gesto d’altruismo e spero che possano intervenire all’asta le istituzioni perché ilNobel possa essere fruito pubblicamente" ed ha continuato dicendo che in casa ci sono oggetti che, simbolicamente e affettivamente, varrebbero molto di più del Nobel.

Certo è che allora Alessandro avrebbe potuto mettere all'asta le cartoline spedite a sua madre, la poetessa Maria Cumani, o l'orologio di "Lettera alla madre", ma che vi sia rancore e risentimento da parte del figlio è cosa ben chiara.

Quasimodo non fu un padre esemplare

La letteratura italiana e internazionale è piena di esempi di grandi poeti che furono, nella quotidianità, tuttavia pessimi padri e pessime madri: la sopra citata Alda Merini, ad esempio, ma anche Quasimodo non fu da meno. Il premio Nobel nel 1959 non fu mai fedele a sua moglie, anzi la sua biografia ci racconta di numerose avventure, tradimenti. L'infanzia di Alessandro non deve esser stata certo semplice: il figlio vedeva costantemente sua madre soffrire per amore.

La vendita della medaglia del Nobel è legata però a un ricordo spiacevole di Alessandro: 'il giorno della consegna del Nobel a Stoccolma mio padre andò con un’altra persona, la sua amante, non portando né mia madre né me che invece eravamo stati invitati. Ho perdonato tante cose, ma questo gesto no'. Prevenendo future accuse nei suoi confronti, così Alessandro si difende: 'Chi si permette di giudicarmi perché ho deciso di sbarazzarmi di una medaglia e un diploma non sa quello che ho passato'.

La medaglia battuta all'asta per 100 mila euro

Presso la casa d'aste torinese Bolaffi, con una base d'asta di 50 mila euro, la medaglia è stata acquistata da un fiorentino appassionato di numismatica dall'età di 12 anni. Come spiega Giulio Filippo Bolaffi, presidente e ad della casa d'aste, la decisione del Ministero di sottoporre la medaglia a una procedura di interesse culturale, ha tagliato fuori tutti i compratori esteri che avrebbero pagato molto di più un oggetto di simile valore dato che si tratta della prima medaglia Nobel mai messa all'asta, Alla 'vendetta' di un figlio, il nostro Ministero ha risposto cercando di far rimanere la medaglia almeno su territorio italiano.