Che cos'hanno in comune Woody Allen e Damien Chazelle? Il primo lo conosciamo tutti: un colosso del cinema, una garanzia di risate e sarcasmo, un regista che nonostante l'età continua a regalarci un lungometraggio ogni anno. Chazelle, momentaneamente meno noto, è invece un giovanissimo cineasta (nato nel 1985) dal curriculum tanto breve quanto eccezionale, grazie al successo del suo Whiplash agli Academy Awards 2015.
Carriere diverse, esperienze lavorative agli estremi opposti
Tuttavia, questi due talenti hanno più cose in comune di quanto si possa immaginare: entrambi americani, entrambi scenaggiatori, entrambi amanti di jazz (Allen si esibisce annualmente insieme alla sua band presso il Café Carlyle di New York da ottobre a dicembre, Chazelle iniziò la sua carriera come batterista).
Ma, soprattutto, entrambi vivono nella Grande Mela ed entrambi osannano e criticano Los Angeles nel loro rispettivo ultimo film.
Due grandi produzioni dal cast eccezionale, Café Society (in sala da giovedì 29 settembre) e La La Land (presentato come film d'apertura all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, uscirà nelle sale italiane il 26 gennaio 2017) ci riportano all'epoca d'oro di Hollywood e alle commedie degli anni '40 e '50. Torna così al Cinema l'esigenza di desiderare, di essere ambiziosi e di lottare per sopravivvere ad un mondo complicato, spesso crudele. E quale città migliore di Los Angeles per parlare di sogno e disincanto?
I due registi trasportano lo spettatore in una dimensione di citazioni e metacinema piazzandolo in bilico tra la vita reale e la vita di plastica degli studios americani.
Cuori spezzati, giovani speranze, occorre scegliere se vivere in una bellissima illusione o se rimanere con i piedi per terra essendo persone dai valori forti, con vite forse mediocri ma con sentimenti autentici.
Allen e Chazelle curano una buona regia e sono attenti al dettaglio, rendono i loro film piacevoli al pubblico con trame e decori leggeri, ma allo stesso tempo fanno riflettere profondamente.
Los Angeles non è solo la Città degli Angeli, è una metafora della nostra vita e delle nostre scelte, di cosa siamo disposti a sacrificare per arrivare ai nostri obiettivi e di quanto possiamo cambiare per adeguarci ad un'esistenza stereotipata, apparentemente perfetta, ma probabilmene infelice
Sognare è essenziale ed il messaggio è chiaro, tuttavia, occorre pensare a ciò che questo comporta perché, citando la protagonista Vonnie di Café Society: ''a dream is just...a dream''.