Le riprese del film "Dopo la guerra"si spostano nella "rossa" Bologna:chiusa la partentesi francese, è il momento di filmare in Italia.L'ultimo lungometraggio della cineastaAnnarita Zambrano, candidata alla Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2013 con "Ophelia", ha già ricevuto gli elogi da parte del Ministero. Le notizie trapelate sulla trama però non accontentano gli amanti dello spoiler. Secondo il sito Cinematographe, all'indomani dell'omicidio di un docente universitario gli investigatori si mettono sulle tracce di un ex combattente di estrema sinistra (Marco, ovvero Giuseppe Battiston), accusato di aver progettato il terribile evento.

L'uomo, lontano dall'Italia, si scontrerà a suon di idee con gli accusatori e scompiglierà così la sua famiglia, interpretata daFabrizio Ferracane, Carolina Lanzoni, Elisabetta PiccolominieBarbora Bobulova.

Tanti film sulla militanza di estrema sinistra e il terrorismo

"Dopo la guerra"non è ancora al cinema, ma sapere che il protagonista è un militante rivoluzionario riporta le coscienze degli spettatori ad alcuni film italiani del passato, dove la famiglia si è mischiata con la politica. Al visionario "Buongiorno, notte"(2003)di Marco Bellocchio, che ha ripercorso il sequestro del politico Aldo Moro attraverso gli occhi di Chiara e il libro "Il prigioniero"della brigatista Anna Laura Braghetti.

Al solido "La prima linea"(2009, dal testo "Miccia corta"di Sergio Segio)di Renato de Maria, in cui la storia d'amore fra Sergio (Riccardo Scamarcio) e Susanna (Giovanna Mezzogiorno) ha interferito sulla lotta armata, proprio mentre cadeva il "comunismo reale". O, retrocedendo al 1979, gli appassionati ripensano allo stordente "Caro Papà" firmato Dino Risi.

Nel film, il padre borghese e di sinistraVittorio Gassman teme che il figlio Stefano Madia voglia uccidere il socio Parrella/Julien Guiomar.

La regista e scrittriceAnnarita Zambrano ha alle spalle ricche fonti di ispirazione. "Dopo la guerra"lo diventerà con l'uscita nelle sale? All'Italia non resta che sperare.